ELENCO DELLE BASI USA E NATO PRESENTI IN ITALIA:1. Cima Gallina [Bz]. Stazione telecomunicazioni e radar dell'Usaf.
2. Monte Paganella [Tn]. Stazione telecomunicazioni Usaf.
3. Aviano [Pn]. La più grande base avanzata, deposito nucleare.
4. Roveredo [Pn]. Deposito armi Usa.
5. Rivolto [Ud]. Base USAF.
6. Maniago [Ud]. Poligono di tiro dell'Usaf.
7. San Bernardo [Ud]. Deposito munizioni dell'Us Army.
8. Trieste. Base navale Usa.
9. Camp Ederle [Vi]. Quartier generale della Nato e comando della Us Army.
10. Vicenza: Comando Setaf. V F. aerea tattica. Deposito di testate nucleari.
11. Tormeno [San Giovanni a Monte, Vi]. Depositi di armi e munizioni.
12. Longare [Vi]. Importante deposito d'armamenti.
13. Oderzo [Tv]. Deposito di armi e munizioni
14. Codognè [Tv]. Deposito di armi e munizioni
15. Istrana [Tv]. Base Usaf.
16. Ciano [Tv]. Centro telecomunicazioni e radar Usa.
17. Verona. Base [Usaf ] e base Nato delle Forze di Terra del Sud Europa.
18. Affi [Vr]. Centro telecomunicazioni Usa.
19. Lunghezzano [Vr]. Centro radar Usa.
20. Erbezzo [Vr]. Antenna radar Nsa.
21. Conselve [Pd ]. Base radar Usa.
22. Monte Venda [Pd]. Antenna telecomunicazioni e radar Usa.
23. Venezia. Base navale Usa.
24. Sant'Anna di Alfaedo [Pd]. Base radar Usa.
25. Lame di Concordia [Ve]. Base di telecomunicazioni e radar Usa.
26. San Gottardo, Boscomantivo [Ve]. Centro telecomunicazioni Usa.
27. Ceggia [Ve]. Centro radar Usa.
28. Ghedi [Bs]. Base Usaf, staz. di comunicaz. e deposito di bombe nucleari.
29. Montichiari [Bs]. Base aerea [Usaf ].
30. Remondò [Pv]. Base Us Army.
31. Cameri [No]. Base aerea Usa con copertura Nato.
32. Candelo-Masazza [Vc]. Addestramento Usaf e Us Army, copertura Nato.
33. La Spezia. Centro antisommergibili di Saclant [vedi 35 ].
34. Finale Ligure [Sv]. Stazione di telecomunicazioni della Us Army.
35. San Bartolomeo [Sp]: Centro ricerche per la guerra sottomarina.
36. Monte San Damiano [Pc]. Base dell'Usaf con copertura Nato.
37. Monte Cimone [Mo]. Stazione telecomunicazioni Usa con copertura Nato.
38. Parma. Deposito dell'Usaf con copertura Nato.
39. Bologna. Stazione di telecomunicazioni del Dipartimento di Stato.
40. Rimini. Gruppo logistico Usa per l'attivazione di bombe nucleari.
41. Rimini-Miramare. Centro telecomunicazioni Usa.
42. Potenza Picena [Mc]. Centro radar Usa con copertura Nato.
43. Camp Darby [Pi]. Il più grande deposito logistico del Mediterraneo.
44. Coltano [Pi]. Importante base Usa-Nsa per le telecomunicazioni.
45. Pisa [aeroporto militare]. Base saltuaria dell'Usaf.
46. Talamone [Gr]. Base saltuaria dell'Us Navy.
47. Poggio Ballone [Gr]. Centro radar Usa con copertura Nato.
48. Livorno. Base navale Usa.
49. Monte Giogo [Ms]. Centro di telecomunicazioni Usa con copertura Nato.
50. La Maddalena - Santo Stefano [Ss]. Base atomica Usa e di sommergibili.
51. Monte Limbara [tra Oschiri e Tempio, Ss]. Base missilistica Usa.
52. Sinis di Cabras [Or]. Centro elaborazioni dati [Nsa].
53. Isola di Tavolara [Ss]. Stazione di supporto ai sommergibili della Us Navy.
54. Torre Grande di Oristano. Base radar Nsa.
55. Monte Arci [Or]. Stazione di telecomunicazioni Usa con copertura Nato.
56. Capo Frasca [Or]. Eliporto ed impianto radar Usa.
57. Santulussurgiu [Or]. Stazione telecomunicazioni Usaf con copertura Nato.
58. Perdasdefogu [Nu]. Base missilistica sperimentale.
59. Capo Teulada [Ca]. Poligono di tiro per esercitazioni aeree ed aeronavali.
60. Cagliari. Base navale Usa.
61. Decimomannu [Ca]. Aeroporto Usa con copertura Nato.
62. Aeroporto di Elmas [Ca]. Base aerea Usaf.
63. Salto di Quirra [Ca]. poligoni missilistici.
64. Capo San Lorenzo [Ca]. Zona di addestramento per la Sesta flotta Usa.
65. Monte Urpino [Ca]. Depositi munizioni Usa e Nato.
66. Roma. Comando per il Mediterraneo centrale della Nato.
67. Roma Ciampino [aeroporto militare]. Base saltuaria Usaf.
68. Rocca di Papa [Rm]. Stazione telecomunicazioni Usa con copertura Nato.
69. Monte Romano [Vt]. Poligono saltuario di tiro dell'Us Army.
70. Gaeta [Lt]. Base Sesta flotta e Squadra navale di scorta alle portaerei.
71. Casale delle Palme [Lt]. Scuola telecomunicazioni Nato - Usa.
72. Napoli. Comando del S. F. Marines. Base sommergibili e Forze Aeree.
73. Aeroporto Napoli Capodichino. Base aerea Usaf.
74. Monte Camaldoli [Na]. Stazione di telecomunicazioni Usa.
75. Ischia [Na]. Antenna di telecomunicazioni Usa con copertura Nato.
76. Nisida [Na]. Base Us Army.
77. Bagnoli [Na]. Centro coordinamento Us Navy.
78. Agnano [nelle vicinanze del famoso ippodromo]. Base dell'Us Army.
80. Licola [Na]. Antenna di telecomunicazioni Usa.
81. Lago Patria [Ce]. Stazione telecomunicazioni Usa.
82. Giugliano [vicinanze del lago Patria, Na]. Comando Statcom.
83. Grazzanise [Ce]. Base saltuaria Usaf.
84. Mondragone [Ce]: Comando Usa e Nato sotterraneo antiatomico.
85. Montevergine [Av]: Stazione di comunicazioni Usa.
79. Cirigliano [Mt]. Comando delle Forze Navali Usa in Europa.
86. Pietraficcata [Mt]. Centro telecomunicazioni Usa e Nato.
87. Gioia del Colle [Ba]. Base aerea Usa di supporto tecnico.
88. Brindisi. Base navale Usa.
89. Punta della Contessa [Br]. Poligono di tiro Usa e Nato.
90. San Vito dei Normanni [Br]. Base dei Servizi Segreti [Nsa ].
91. Monte Iacotenente [Fg]. Base del complesso radar Nadge.
92. Otranto. Stazione radar Usa.
93. Taranto. Base navale Usa. Deposito Usa e Nato.
94. Martinafranca [Ta]. Base radar Usa.
95. Crotone. Stazione di telecomunicazioni e radar Usa e Nato.
96. Monte Mancuso [Cz]. Stazione di telecomunicazioni Usa.
97. Sellia Marina [Cz]. Centro telecomunicazioni Usa con copertura Nato.
98. Sigonella [Ct]. Principale base Us Navy nel Mediterraneo centrale.
99. Motta S. Anastasia [Ct]. Stazione di telecomunicazioni Usa.
100. Caltagirone [Ct]. Stazione di telecomunicazioni Usa.
101. Vizzini [Ct]. Diversi depositi Usa.
102. Palermo Punta Raisi [aeroporto]. Base saltuaria dell'Usaf.
103. Isola delle Femmine [Pa]. Deposito munizioni Usa e Nato.
104. Comiso [Rg]. La base risulterebbe smantellata.
105. Marina di Marza [Rg]. Stazione di telecomunicazioni Usa.
106. Augusta [Sr]. Base della Sesta flotta e deposito munizioni.
107. Monte Lauro [Sr]. Stazione di telecomunicazioni Usa.
108. Sorico [Co]. Antenna Nsa.
109. Centuripe [En]. Stazione di telecomunicazioni Usa.
110. Niscemi [Cl]. Base del NavComTelSta [comunicazione Us Navy ].
111. Trapani. Base Usaf con copertura Nato.
112. Isola di Pantelleria [Tp]: Centro telecom. Us Navy, base aerea e radar.
113. Isola di Lampedusa [Ag]. Guardia costiera Usa. Centro Nsa.
COORDINAMENTO PROGETTO EURASIA:
PERCHE’ E PER COSA Gli eventi successivi all'11 settembre 2001 hanno mostrato con particolare chiarezza quella ch'è una costante storica da almeno un secolo: la sete di dominio totale degli Stati Uniti d'America. Essi, fedeli alla propria origine ideologica puritana, continuano a credersi un "popolo eletto" destinato a governare sulla Terra, "l'unica nazione indispensabile al mondo" (Bill Clinton). Nessun altro Stato negli ultimi cinquant'anni ha fatto così tante guerre, grazie alle quali è oggi "l'unica superpotenza mondiale". Il Nordamerica è stato "ripulito" etnicamente attraverso il genocidio degl'Indiani; in Sudamerica, Washington da decenni fa il bello e il cattivo tempo tramite golpe militari e "squadroni della morte"; in Africa, le multinazionali statunitensi sfruttano ed affamano le popolazioni indigene; in Europa, con la scusa prima di "liberarci" dai nazisti, poi di "difenderci" dai sovietici, da sessant'anni gli USA ci occupano con centinaia di basi con decine di migliaia di soldati e numerose testate atomiche pronte all'uso; il mondo arabo è attualmente sotto attacco. L'attuale governo Bush è giunto persino a teorizzare ufficialmente la "guerra preventiva" contro qualsiasi nazione che giungesse ad avere una potenza "in grado di rivaleggiare con quella degli USA", un diktat spietato e tirannico che mai s'era visto in tutta la storia del genere umano! A questo nuovo ordine mondiale fondato sulla prepotenza, la prevaricazione e il neocolonialismo, pochissimi paesi riescono oggi a sottrarsi: il cosiddetto "Asse del male" più Russia e Cina.
Il Coordinamento Progetto Eurasia (CPE) ritiene inaccettabile l'imperialismo statunitense e i suoi efferati crimini, di guerra e non. A quest'ordine mondiale "unipolare", profondamente iniquo, ne andrebbe sostituito uno "multipolare", cioè fondato sull'equilibrio, che possa garantire una pace duratura e la libertà per tutti i popoli di scegliere il proprio destino.
Infatti, le conseguenze del progetto egemonico nordamericano non sono solo geopolitiche: all'imperialismo politico se ne affiancano uno ideologico ed uno culturale.
Gli USA sono il braccio armato dell'ideologia neoliberale, fondata sull'individualismo estremo, sulla competizione esasperata, sulla prevaricazione del forte sul debole, sul privilegio derivante dalla ricchezza. Noi siamo convinti che il popolo italiano, al pari della maggioranza delle civiltà mondiali, sia del tutto estraneo a questa barbarie: la nostra storia e cultura si fonda su valori come la fratellanza, la solidarietà e la giustizia. Ma nessuna giustizia sociale è possibile finché una "superpotenza" s'arroga il diritto d'imporre con la forza la sua ideologia!
Alla globalizzazione politica consegue anche il conformismo culturale globale: gli USA pretendono che tutti i popoli del mondo parlino una sola lingua (l'inglese), vestano secondo un solo stile (occidentale), mangino secondo una sola dieta (farcita di BigMacMenù, OGM ed altre schifezze), si comportino in un solo modo (quello imposto dai modelli nei films e nelle sit-coms hollywoodiane), vedano il mondo secondo una sola ottica (quella della CNN e degli USA "impero del bene"). Noi siamo convinti che la varietà linguistica, religiosa e culturale del mondo sia patrimonio di tutta l'umanità. Noi riteniamo che la cultura nordamericana sia ben simile alla barbarie, se confrontata con le raffinatezze di quelle europea, asiatica, africana, che però pretenderebbe arrogantemente di soppiantare. Per questo la difesa delle diversità dal conformismo globale è oggi un imperativo per chiunque non voglia un'umanità composta di "pezzi standard" tutti uguali l'uno all'altro, bensì formata da persone con le proprie sane diversità.
Il CPE lotta perché quest'incubo, con un solo tiranno che ci dice cosa fare e cosa pensare - e se non lo ascoltiamo ci bombarda con il fosforo bianco! - non diventi realtà, né ora né mai.
Il CPE ritiene di differenziarsi da altri numerosi gruppi e movimenti, i quali sono simili ad esso negli obiettivi, per il metodo col quale intende perseguirli. Crediamo sia ormai finito il tempo delle ottusità ideologiche, dei settarismi, della schematica dicotomia "destra-sinistra": ora c'è solo il Sistema e chi è contro il Sistema, la tirannide globale degli USA e la libertà dei popoli. O si sta con l'una, o si sta con l'altra. Ma è passato il tempo anche dell'azione fine a se stessa, della generosa ma ingenua attività idealistica: per non incappare in una sconfitta, è necessario agire con coscienza di causa, realismo e concretezza. Alla lotta popolare, all'attivismo civico, va abbinata una corretta interpretazione del mondo e la coscienza di come agire nel modo più opportuno.
In particolare, il CPE ritiene sia fondamentale, nell'ambito internazionale, un attento studio della geopolitica, e in quello interno, delle dinamiche sociali e politiche. L'impreparazione è sinonimo d'insuccesso!
Il Coordinamento Progetto Eurasia in Rete:
Il sito ufficiale del CPE:
http://www.cpeurasia.orgSito ufficiale della rivista di studi geopolitici "Eurasia":
http://www.eurasia-rivista.orgLista di discussione telematica del CPE:
http://it.groups.yahoo.com/group/lista_eurasiaIndirizzo di posta elettronica:
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