| Stavo rileggendo un vecchio articolo del 1943 di Orwell("Can Socialists Be Happy?") a proposito del socialismo e del suo futuro. Così ne ho tradotto un pezzo, in cui lo scrittore espone la sua visione.
"[...]L'incapacità del genere umano di immaginare la felicità tranne nella forma di sollievo, sia dallo sforzo che dal dolore, presenta i Socialisti con un problema serio. Dickens può descrivere una famiglia bisognosa abbuffarsi di oca arrosto, e può farli apparire felici; dall'altra parte, invece, gli abitanti di universi perfetti sembrano non avere una gioia spontanea e sono solitamente qualcosa di repellente a confronto. Ma chiaramente noi non miriamo al genere di mondo che descrisse Dickens, e nemmeno, probabilmente, a nessun mondo che era capace di immaginare. L'obiettivo socialista non è una società dove tutto si aggiusta alla fine, perchè vecchi gentiluomini gentili danno via tacchini. A che cosa miriamo noi, se non a una società in cui la 'carità' non sarebbe necessaria? Noi vogliamo una società dove Scrooge[ovvero il ricco, il capitalista, NdT], con i suoi dividendi, e Tiny Tim[ovvero il povero. Come il precedente è un personaggio di "A Christmas Carol" di Dickens, NdT], con la sua gamba tubercolotica, sarebbero entrambi impensabili. Ma questo significa che noi miriamo a una qualche Utopia senza dolore e che non richiede sforzo? Correndo il rischio di dire qualcosa che i direttori del Tribune potrebbero non approvare, io credo che il vero obiettivo del Socialismo non è la felicità. La felicità fino ad ora è stata un sottoprodotto, e per quello che sappiamo potrebbe sempre rimanere così. Il vero obiettivo del Socialismo è la fratellanza umana. Questa è ampiamente avvertita essere la questione, sebbene ciò non venga solitamente detto, o detto con sufficiente forza. Gli uomini consumano le loro vite in strazianti lotte politiche, o vengono uccisi in guerre civili, o torturati nelle prigioni segrete della Gestapo, non per stabilire un qualche Paradiso dotato di riscaldamento centralizzato, aria condizionata e luci a nastro, ma perchè loro vogliono un mondo in cui gli esseri umani si amano a vicenda invece di truffarsi e uccidersi. E loro vogliono questo mondo come primo passo. Dove vanno da lì non è così sicuro, e il tentativo di prevederlo in dettaglio semplicemente confonde il problema.[...]"
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