Società Socialista

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L'Avvocato del Diavolo
view post Posted on 6/9/2007, 15:22




aspè, mettiamo le cose in chiaro, la mia non era una proposta. La mia è solo un'analisi. Ho detto che se ci sarà davvero un giorno una rivoluzione, di sicuro una rivoluzione anarchica sarebbe migliore di una rivoluzione "bolscevica" guidata da un unico partito portavoce della Verità. Sulla realizzabilità di un progetto del genere, comunque, io nutro forti dubbi. Ma questo più che altro per un mio pessimismo generale sull'Uomo...

Ora, io credo che la situazione diventi più semplice per l'abbattimento di una società capitalista prima del momento in cui si raggiungerà la catastrofe. Come dicevano Hobbes e Schopenhauer, gli uomini tendono a unirsi essenzialmente per bisogno o per paura. Davanti alla paura della fine, quando davvero si renderanno conto che non c'è più nulla da perdere, è più probabile che i più deboli e coloro che gestiscono il potere economico, o forse solo i più deboli(nel caso si realizzasse una situazione come quella prevista da Marx nel Capitale) raccoglieranno le loro forze per rimettere in gioco tutto e porre le basi di una Società Nuova. Non so dire, però, se quella Società Nuova sarà quella prevista dall'anarchismo. Di certo gli auspici saranno quelli di una società di uguali.
 
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Kovski21
view post Posted on 7/9/2007, 20:40




Lo Stato Socialista era l'URSS. Uno stato senza classi, senza poveri, senza ricchi, senza proprietari senza sottomessi. è uno stato dove ognuno da con il lavoro ciò di cui è capace e rriceve ciò di cui ha bisogno.
 
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DR_PanG
view post Posted on 7/9/2007, 21:02




non diciamo fesserie secondo te Stalin non era ricco?

Ti ricordo che aveva 62 automobili, quando la quasi totalità dei russi non aveva un secondo paio di calzini
 
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h1de
view post Posted on 8/9/2007, 00:20




CITAZIONE (Kovski21 @ 7/9/2007, 21:40)
Lo Stato Socialista era l'URSS. Uno stato senza classi, senza poveri, senza ricchi, senza proprietari senza sottomessi. è uno stato dove ognuno da con il lavoro ciò di cui è capace e rriceve ciò di cui ha bisogno.

http://it.wikipedia.org/wiki/Nomenklatura
 
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Chaos Phoenix
view post Posted on 8/9/2007, 13:24




CITAZIONE (Kovski21 @ 7/9/2007, 21:40)
Lo Stato Socialista era l'URSS. Uno stato senza classi, senza poveri, senza ricchi, senza proprietari senza sottomessi. è uno stato dove ognuno da con il lavoro ciò di cui è capace e rriceve ciò di cui ha bisogno.

No,ci sono innumerevoli prove che ci dicono il contrario.
Si trattava semplicemente di capitalismo di stato.
Forse genericamente c'era più uguaglianza rispetto ai paesi occidentali,ma la situazione era tutt'altro che idilliaca.
 
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DR_PanG
view post Posted on 12/9/2007, 14:09




ragazzi non c'è proprio scesa giù questa frase...XD
 
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L'Avvocato del Diavolo
view post Posted on 22/9/2007, 11:20




Stavo rileggendo un vecchio articolo del 1943 di Orwell("Can Socialists Be Happy?") a proposito del socialismo e del suo futuro. Così ne ho tradotto un pezzo, in cui lo scrittore espone la sua visione.

"[...]L'incapacità del genere umano di immaginare la felicità tranne nella forma di sollievo, sia dallo sforzo che dal dolore, presenta i Socialisti con un problema serio. Dickens può descrivere una famiglia bisognosa abbuffarsi di oca arrosto, e può farli apparire felici; dall'altra parte, invece, gli abitanti di universi perfetti sembrano non avere una gioia spontanea e sono solitamente qualcosa di repellente a confronto. Ma chiaramente noi non miriamo al genere di mondo che descrisse Dickens, e nemmeno, probabilmente, a nessun mondo che era capace di immaginare. L'obiettivo socialista non è una società dove tutto si aggiusta alla fine, perchè vecchi gentiluomini gentili danno via tacchini. A che cosa miriamo noi, se non a una società in cui la 'carità' non sarebbe necessaria? Noi vogliamo una società dove Scrooge[ovvero il ricco, il capitalista, NdT], con i suoi dividendi, e Tiny Tim[ovvero il povero. Come il precedente è un personaggio di "A Christmas Carol" di Dickens, NdT], con la sua gamba tubercolotica, sarebbero entrambi impensabili. Ma questo significa che noi miriamo a una qualche Utopia senza dolore e che non richiede sforzo? Correndo il rischio di dire qualcosa che i direttori del Tribune potrebbero non approvare, io credo che il vero obiettivo del Socialismo non è la felicità. La felicità fino ad ora è stata un sottoprodotto, e per quello che sappiamo potrebbe sempre rimanere così. Il vero obiettivo del Socialismo è la fratellanza umana. Questa è ampiamente avvertita essere la questione, sebbene ciò non venga solitamente detto, o detto con sufficiente forza. Gli uomini consumano le loro vite in strazianti lotte politiche, o vengono uccisi in guerre civili, o torturati nelle prigioni segrete della Gestapo, non per stabilire un qualche Paradiso dotato di riscaldamento centralizzato, aria condizionata e luci a nastro, ma perchè loro vogliono un mondo in cui gli esseri umani si amano a vicenda invece di truffarsi e uccidersi. E loro vogliono questo mondo come primo passo. Dove vanno da lì non è così sicuro, e il tentativo di prevederlo in dettaglio semplicemente confonde il problema.[...]"
 
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Chaos Phoenix
view post Posted on 22/9/2007, 19:36




Una delle riflessioni più belle e veritiere che abbia mai letto.
 
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. la visi .*
view post Posted on 28/9/2007, 14:30




cosa cambia (se cambia qualcosa) tra stato socialista e stato comunista?
 
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DR_PanG
view post Posted on 3/10/2007, 10:27




cambia tutto, lo stato socialista è uno stato democratico attento alle richieste dei lavoratori, che crea dei ponti di dialogo con i rappresentanti dei lavoratori per il governo.

lo stato comunista pone a capo dello stato un dittatore che si fa INTERPRETE dei bisogni dei lavoratori, senza avere un contatto diretto con loro, però fa Credere ai lavoratori di agire per il loro bene tramite un lavaggio del cervello propagandistico...
 
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L'Avvocato del Diavolo
view post Posted on 3/10/2007, 10:56




Beh, a dire il vero socialismo e comunismo inizialmente erano intesi come sinonimi.
Società socialista( o comunista) significa una società quanto più egualitaria e libera, generalmente da ottenere con l'abbattimento della proprietà privata, vista come prima causa della disuguaglianza da molti pensatori comunisti, socialisti e anche democratici(Jean-Jacques Rousseau).
La frattura su come ottenere questa società si palesò però già dalla Prima Internazionale(anni '70 dell'Ottocento), tra il modello di rivoluzione guidato dall'alto da un partito interprete della volontà popolare(visione marxiana), e una rivoluzione invece "anarchica", originata dal basso(visione bakuniana, ma già anticipata da pensatori come Proudhon).
 
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DR_PanG
view post Posted on 3/10/2007, 11:20




vabbè Avvocato, se uno chiede spiegazioni tu non puoi rendere il discorso ancora più difficile.

Qui non si parla di STATO TEORICO ma di quello che abbiamo visto concretizzarsi nel piano pratico, ed è quello che ho risposto io.
 
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L'Avvocato del Diavolo
view post Posted on 3/10/2007, 16:46




CITAZIONE (DR_PanG @ 3/10/2007, 12:20)
vabbè Avvocato, se uno chiede spiegazioni tu non puoi rendere il discorso ancora più difficile.

Qui non si parla di STATO TEORICO ma di quello che abbiamo visto concretizzarsi nel piano pratico, ed è quello che ho risposto io.

Il topic verteva su questioni piuttosto teoriche, quindi la mia spiegazione è stata teorica. Poi non mi dispiaceva fare la figura del professorino. :lol:
 
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. la visi .*
view post Posted on 3/10/2007, 20:46




eheh grazie a tutti e due ;)
premettendo che non sono molto informata e un po' confusa.. nello stato comunista, la dittatura non è una fase per arrivare a una specie di anarchia?
e negli stati comunisti e socialisti come si regolano la proprietà e le retribuzioni dei lavoratori? e chi fa le leggi?
 
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42 replies since 5/9/2007, 10:07   1161 views
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