Il Papa alla Sapienza
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Il Papa alla Sapienza

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SocialEma
view post Posted on 18/1/2008, 20:04




ma le staminali potrebbero anche curare malattie come il parkinson, l'alzahimer (si scrive cosi?) e altre cito Il premio Nobel per la medicina Edmond Fischer che in proposito ha dichiarato «quel che è veramente immorale, e persino idiota, è non usare le nostre conoscenze di scienza e biologia per curare le malattie e aiutare l’umanità».

inoltre allora cosa farne degli embrioni criocongelati, quelli avanzati dalla fecondazione assistita? che non si sa quale scadenza abbiano e che non possono essere utilizzati per cercare di curare malattie e salvare vite umane? è una cosa irrazionale...nessuno , senx
za la fede, potrebbe ritenere razionalmente che 8 cellule siano un'essere umano...per me sono solo materiale biologico che puo salvare vite umane...come spermatozoi e ovuli...

anchE Il premio Nobel italiano Rita Levi Montalcini ha ribadito il concetto: «sono del parere che lo zigote (l’ovocita fecondato) allo stadio di morula o di blastula (i primi stadi di moltiplicazione delle cellule dopo la fecondazione) non sia una persona. Ogni cellula di questi elementari aggregati può infatti generare a sua volta una persona completa. In altre parole ritengo che, prima dell’inizio della differenziazione, cellule totipotenti non possano essere considerate un individuo».

 
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Sara913
view post Posted on 18/1/2008, 20:10




Giusta protesta, vittoria laica la mancata presenza del Papa.
 
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L'Avvocato del Diavolo
view post Posted on 19/1/2008, 09:33




CITAZIONE (SocialEma @ 18/1/2008, 20:04)
anchE Il premio Nobel italiano Rita Levi Montalcini ha ribadito il concetto: «sono del parere che lo zigote (l’ovocita fecondato) allo stadio di morula o di blastula (i primi stadi di moltiplicazione delle cellule dopo la fecondazione) non sia una persona. Ogni cellula di questi elementari aggregati può infatti generare a sua volta una persona completa. In altre parole ritengo che, prima dell’inizio della differenziazione, cellule totipotenti non possano essere considerate un individuo».

Condivido, l'embrione non è assolutamente una persona.
E anche per la Chiesa dovrebbe essere così, stando al pensiero di S.Tommaso d'Aquino.
Vi riporto di seguito un articolo di Umberto Eco in merito alla questione.

CITAZIONE
Embrioni alla porta del Paradiso
È curioso il ribaltamento della posizione della Chiesa sulla vita umana rispetto alla dottrina di San Tommaso



Nei giorni scorsi Giovanni Sartori, sul 'Corriere della Sera' è intervenuto in termini filosofici sulla questione degli embrioni e dell'inizio della vita, citando ampiamente la posizione detta 'creazionista' di San Tommaso d'Aquino. Si tratta di una posizione già ricordata negli ultimi tempi da alcuni autori laici (io per esempio ne avevo parlato in una Bustina del settembre 2000) ma che curiosamente non è stata mai ripresa negli ambienti fondamentalisti cattolici.

La posizione di Tommaso (che nel corso dei secoli la Chiesa non ha mai espressamente negato, condannando anzi quella opposta di Tertulliano) è la seguente: i vegetali hanno anima vegetativa, che negli animali viene assorbita dall'anima sensitiva, mentre negli esseri umani queste due funzioni vengono assorbite dall'anima razionale, che è quella che rende l'uomo dotato di intelligenza e ne fa una persona come 'sostanza individua di una natura razionale'.

Tommaso ha una visione molto biologica della formazione del feto: Dio introduce l'anima solo quando il feto acquista, gradatamente, prima anima vegetativa e poi anima sensitiva. Solo a quel punto, in un corpo già formato, viene creata l'anima razionale ('Summa Theologiae', I, 90). L'embrione ha solo l'anima sensitiva ('Summa Theologiae', I, 76, 2 e I, 118, 2). Nella 'Summa contra gentiles' (II, 89) si dice che vi è una gradazione nella generazione, "a causa delle forme intermedie di cui viene dotato il feto dall'inizio sino alla sua forma finale".

Ed ecco perché nel Supplemento alla 'Summa Theologiae' (80, 4) si legge questa affermazione, che oggi suona rivoluzionaria: dopo il Giudizio Universale, quando i corpi dei morti risorgeranno affinché anche la nostra carne partecipi della gloria celeste (quando già secondo Agostino rivivranno nel pieno di una bellezza e completezza adulta non solo i nati morti ma, in forma umanamente perfetta, anche gli scherzi di natura, i mutilati, i concepiti senza braccia o senza occhi), a quella 'risurrezione della carne' non parteciperanno gli embrioni. In loro non era stata ancora infusa l'anima razionale, e pertanto non sono esseri umani.

Si può dire che la Chiesa, spesso in modo lento e sotterraneo, ha cambiato tante posizioni nel corso della sua storia che potrebbe avere cambiato anche questa. Ma è singolare che qui siamo di fronte alla tacita sconfessione non di una autorità qualsiasi, ma dell'Autorità per eccellenza, della colonna portante della teologia cattolica.

Le riflessioni che nascono a questo proposito portano a conclusioni curiose. Noi sappiamo che a lungo la stessa chiesa cattolica ha resistito alla teoria dell'evoluzione, non tanto perché sembrava contrastare col racconto biblico dei sette giorni della creazione (su questo erano già d'accordo i commentatori antichi, la Bibbia parla per metafore ed espressioni poetiche, e sette giorni potrebbero anche voler dire sette milioni di anni) ma perché cancellava il salto radicale, la differenza miracolosa tra forme di vita pre-umane e l'apparizione dell'Uomo, annullava la differenza tra una scimmia, che è animale bruto, e un uomo che ha ricevuto un'anima razionale. Poi lentamente la chiesa ha non dico sostenuto ma ammesso il darwinismo purché si riconoscesse che, nella continuità della catena della vita dal primo unicellulare ad Adamo, s'inseriva una spaccatura, il momento in cui a un essere vivente viene conferita un'anima immortale. Solo i fondamentalisti protestanti (e qualche sciagurato consulente del nostro ministero della Pubblica Istruzione) hanno continuato ad avere orrore dell'ipotesi evoluzionista.

Ora la battaglia certamente neo-fondamentalista sulla pretesa difesa della vita, per cui l'embrione è già essere umano in quanto in futuro potrebbe diventarlo, sembra portare i credenti più rigorosi sulla stessa frontiera dei vecchi materialisti evoluzionisti di un tempo: non c'è frattura (quella definita da San Tommaso) nel corso dell'evoluzione dai vegetali agli animali e agli uomini, la vita ha tutta lo stesso valore. E infatti Sartori nella sua polemica si chiede se non si faccia una certa confusione tra la difesa della vita e la difesa della vita umana, perché il difendere a ogni costo la vita ovunque là dove si manifesti, in qualsiasi forma si manifesti, porterebbe a definire come omicidio non solo spargere il proprio seme a fini non fecondativi, ma anche mangiare polli e ammazzare zanzare, per non dire del rispetto dovuto ai vegetali.

Conclusione: le attuali posizioni neofondamentalistiche cattoliche non solo sono di origine protestante (che sarebbe il meno) ma portano a un appiattimento del cristianesimo su posizioni insieme materialistiche e panteistiche, e su quelle forme di panpsichismo orientale per cui certi guru viaggiano con la garza sulla bocca per non uccidere micro-organismi respirando. Non sto pronunciando giudizi di merito su una questione certamente molto delicata. Sto rilevando una curiosità storico-culturale, un curioso ribaltamento di posizioni. Dev'essere l'influenza del New Age.

 
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DR_PanG
view post Posted on 19/1/2008, 12:10




si ma perchè usare parti protoumane quando si possono ricavare staminali da tessuti adulti?
 
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L'Avvocato del Diavolo
view post Posted on 19/1/2008, 12:47




al momento non si sa con certezza se le staminali adulte abbiano le stesse potenzialità di quelle embrionali. alcuni studi dicono di sì, altri che non è vero.
 
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DR_PanG
view post Posted on 19/1/2008, 14:33




intanto si ha un campo di analisi sconfinato su cui lavorare ed è facile pensare che un giorno se avremo bisogno di staminali ce le autodoneremo invece di uccidere un embrione terzo.
 
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20 replies since 17/1/2008, 17:47   295 views
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