Mastella a un passo dalla resa

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almylai
view post Posted on 9/3/2008, 19:50




Il progetto del PD è fagocitare tutto e tutti, laici e cattolici, purché questo "tutto" sia democraticamente moderato.
Quindi Mastella è rimasto "solo" come lo è rimasto Boselli. Nel senso che se è rimasto fuori dal Pd è solo perché così lui ha deciso, non perché non lo hanno voluto, esattamente come il PS (ma non i radicali, che hanno fatto una scelta diversa).
Mi fa piacere che Mastella sia stato scagionato, ma rimane uno che niente ha a che vedere con un partito laico e laicista (nel senso buono).
Se nel Ps possono coerentemente far parte anche i contrari alla cultura laica (sia pure per motivi "umanitari"), tanto vale che coerentemente confluisca nel Pd e ne rafforzi la corrente laica (assieme al manipolo di radicali già confluiti).
 
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L'Avvocato del Diavolo
view post Posted on 9/3/2008, 20:27




No, la mossa di invitare Mastella fa parte della logica del "primum vivere", non è stata un'apertura alla Veltroni del tipo "laici MA ANCHE cattolici osservanti". Il PS rimane nelle idee puramente laico e riformista, però le elezioni anticipate hanno lasciato spiazzato il progetto della Costituente Socialista, che puntava a tappe più graduali per presentarsi(si sarebbe partiti con le Europee 2009) e ottenere una base più solida. Tutto ciò non è stato possibile e ci si ritrova a cadere in basso con queste mosse, che probabilmente potranno essere proficue(credo che ci siano esperti di comunicazione dietro questa mossa), ma che fanno decisamente storcere il naso alla base, in particolare da quanto ho visto a quella campana(vedi sotto).



CIRCOLO “CARLO ROSSELLI” NAPOLI


Come soci del Circolo “Carlo Rosselli”, riteniamo del tutto fuori luogo l’offerta avanzata dal candidato premier del Partito socialista, Enrico Boselli, a Clemente Mastella di una candidatura nelle liste del Partito socialista come capolista al Senato della regione Campania.

La questione è squisitamente politica ed il garantismo, da sempre nel Dna dei socialisti, in questo caso non c’entra nulla.

Mastella è leader di un partito, l’Udeur, anni luce lontano dalla nostra visione politica ed ideologica. Oltre a rappresentare l’esatto opposto della nostra concezione della laicità e dei diritti civili, egli è uno degli assi portanti del sistema clientelare-corporativo che soffoca la regione Campania.

Tra i suoi errori, che sono stati tanti, l’ultimo è quello di aver provocato la caduta del governo Prodi credendo alle promesse dell’imbonitore Silvio Berlusconi, che poi lo ha tradito miseramente rifiutandosi di accettarlo come alleato del Pdl.

Alla luce di quanto detto, il fatto che Mastella abbia rifiutato l’offerta di Boselli non ci esime dal ribadire la totale inopportunità di avergli proposto un posto in lista, non ritenendo poi in alcun modo di tener conto della volontà e delle opinioni dei compagni campani.

Napoli, 9 marzo 2008


Edited by L'Avvocato del Diavolo - 9/3/2008, 20:47
 
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Chaos Phoenix
view post Posted on 9/3/2008, 23:11




Ragazzi,non pensate che si possa fregare mastella.

Se non è entrato nel ps è perché aveva capito che non gli avrebbe portato niente,a parte il prestigio nel caso in cui fosse stato eletto.
Ma mastella ha detto:rifiuto,non voglio passare per uno che è attaccato al potere,che tradotto vuol dire:non mi basta il ruolo marginale che mi volete assegnare solo per ottenere qualche voto in più,comprarmi costa molto più caro.

Qui la questione potrebbe essere:quanto è utile scendere in basso pur di poter andare avanti?
Però questo è un altro paio di maniche,e io ho una mia opinione in merito.
 
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L'Avvocato del Diavolo
view post Posted on 10/3/2008, 16:42




Altre dichiarazioni in merito alla questione, questa volta da parte di un membro della dirigenza PS

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La decisione non è stata oggetto di una discussione del comitato, ed è anche vero che non si può decidere ogni mossa della campagna elettorale in collettivo; e poi ho già descritto altre volte le insufficienze della nostra situazione operativa attuale.
Nel merito ho registrato sia nel sito che tramite telefono tre tipi di commenti:

il primo, che è quello prevalente nel nostro sito, di totale critica e di rifiuto per ragioni politiche che non attengono al giustizialismo o anti-giustizialismo;
il secondo di approvazione, per problemi di principio contro il giustizialismo mediatico e per ragioni di movimentismo elettorale (visibilità, ecc.);
il terzo sulla posizione di chi diceva di non perdere troppo tempo su questa questione e di considerarla in qualche modo una boutade elettorale.

La mia posizione immediata è stata quella del primo tipo, e posso dire alla fine della partita che è finita con il minor danno possibile perchè Mastella non ha accettato.
Non me la sono però sentita di aprire una polemica pubblica, primo perchè siamo ormai in piena campagna elettorale (domattina dovremmo avere le liste definite e potremmo parlarne), secondo perchè ritenevo ingiusto aprire una polemica con Boselli nel momento in cui egli aveva accettato di dare via libera all'operazione Grillini a Roma, che noi caldeggiavamo già da 10 giorni, accettando di pagare il prezzo della rottura con una parte significativa dello SDI romano.

L'episodio della candidatura offerta a Mastella evoca un problema più di fondo, con cui dobbiamo ancora cominciare a fare i conti: come impostare nel Mezzogiorno una politica di grande cambiamento nel rapporto fra istituzioni e cittadini, problema che esiste in tutta Italia ma che nel Sud è più grave perchè gran parte della società meridionale è in qualche modo dipendente dalla spesa pubblica e dal suo governo. Questo problema, dobbiamo dire che in modi diversi tocca tutti i partiti politici, compresi i socialisti.

Infine penso che (...) manca ancora il messaggio che vogliamo trasmettere nella nostra campagna elettorale. Io ho cercato di delinerarne un profilo possibile nell'intervento di ieri all'Auditorium, sebbene si tratti ancora di un tentativo modesto. Credo che per come siamo partiti e per le debolezze strutturali che ancora ha il progetto della Costituente avremmo fatica ad andare oltre una somma di singoli temi e di iniziative più o meno indovinate per sfondare il muro di silenzio che ci circonda. Vedremo nei prossimi giorni se riusciremo a fare un passo avanti nel definire il significato del voto che chiediamo.

Lanfranco Turci(*)


(*)Segretario nazionale dell'Associazione per la Rosa nel Pugno, membro del comitato promotore della Costituente Socialista
 
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18 replies since 6/3/2008, 19:18   334 views
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