MAGNIFIQAT, white metal italiano!

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DR_PanG
icon13  view post Posted on 22/5/2007, 15:31




MAGNIFIQAT - Suoni Di Tempi Che Furono
Intervista a cura di Marco Gallarati


Un disco semplicemente emozionante e bellissimo, il debutto dei milanesi Magnifiqat, incentrato su sonorità d’altri tempi e, allo stesso tempo, moderne; un disco che si fa apprezzare per le sue atmosfere coinvolgenti, soffuse ma decise, che a volte si rifanno ai “vecchi” Crown Of Autumn, primo progetto assoluto di Emanuele Rastelli, leader dei Magnifiqat e autore di questo inaspettato rientro sulle scene. E proprio con Emanuele ci siamo permessi di discutere riguardo il passato, il presente e l’appetitoso futuro di questo talentuoso musicista. Ecco cosa siamo riusciti a carpire…


NON POSSO FARE A MENO DI INIZIARE L’INTERVISTA, EMANUELE, FACENDOTI TANTISSIMI COMPLIMENTI PER LA REALIZZAZIONE DE “IL PIU’ ANTICO DEI GIORNI”, UN DISCO ECCEZIONALE! FACCIAMO SUBITO UN BEL SALTO INDIETRO: COSA E’ SUCCESSO NEGLI ANNI SUCCESSIVI ALLA PUBBLICAZIONE DEL DISCO DEI CROWN OF AUTUMN? IL SOTTOSCRITTO SI E’ SEMPRE CHIESTO CHE FINE AVESSERO FATTO EMANUELE RASTELLI E DIEGO BALCONI…
“Grazie per i complimenti, Marco, mi fa piacere che un fan dei Crown Of Autumn abbia apprezzato anche questo nostro nuovo progetto! In questo lungo periodo, ho avuto modo di crescere molto, sia come persona che come musicista. Ho sperimentato diverse situazioni musicali, sia in studio che dal vivo: una delle più intense in questo senso è stata senz’altro il tour europeo che mi vedeva in veste di chitarrista dei Mandragora Scream, di supporto al simpatico folletto Mortiis. Nel frattempo, le mie esigenze artistiche si sono evolute e ho dovuto cercare un contesto più adatto d’espressione, finendo poi per dar vita ai Magnifiqat”.
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POSSO CHIEDERTI COME GIUDICHI ADESSO “THE TREASURES ARCANE”? ESCLUSA LA PRODUZIONE, UN PO’ DEBOLE, A MIO AVVISO LE ATMOSFERE PRESENTI IN QUEL DISCO SONO RIMASTE UNICHE ED IRRIPETIBILI…
“Lo trovo ancora un disco che esprime pienamente e profondamente ciò che ero nel 1997! Al di là di tali questioni personali che, ovviamente, mi legano indissolubilmente a quel lavoro, credo che sia ancora un disco molto valido e intenso, pur con tutte le sue ingenuità…sicuramente un album sincero. Ora il ‘furor’ si è risvegliato e, da quasi un anno, io e Mattia (Stancioiu, batterista dei Labyrinth, già nei Crown Of Autumn e nei Vision Divine, ndR) stiamo lavorando al successore di ‘The Treasures Arcane’. Abbiamo già scritto sei brani e alcune melodie provengono dal periodo immediatamente successivo al debutto dei Crown Of Autumn, ovviamente rivedute e corrette dove necessario”.

BENISSIMO!!! UNA NOTIZIA CHE MI FA GIA’ TREPIDARE PER L’ATTESA! MA PASSIAMO ORA AI MAGNIFIQAT: COM’E’ NATA L’IDEA DI QUESTO PROGETTO? C’E’ UN QUALCHE PARTICOLARE OBIETTIVO CHE TI HA SPINTO A CREARE LA BAND?
“Nessun obiettivo, se non quello di realizzare un’opera sincera e di qualità! Il progetto Magnifiqat è il frutto di un bisogno particolare: quello di restituire all’arte (in questo caso la musica) la sua dimensione più sacrale. Non spetta a me ora giudicare la riuscita o meno di tale intento, tutto quello che posso fare è cercare sempre di dare il massimo nei limiti di quello che mi è concesso. C’è un detto che recita più o meno così: ‘Il valore con cui si combatte spetta al cavaliere, il decreto di vittoria o sconfitta spetta a Dio’ (vittoria, vittoria!!!!, ndDio)”.

COME MAI IL DISCO E’ USCITO SOLO ADESSO, DATO CHE E’ STATO REGISTRATO ESATTAMENTE DUE ANNI FA?
“Purtroppo, tutto quello che poteva subire un intoppo o un ritardo l’ha subito! Tanto che, ad un certo punto, abbiamo pensato di essere su ‘Candid Camera’ (ride, ndR)”.

RISPETTO AI CROWN OF AUTUMN, TI SEI CIMENTATO IN SONORITA’ PIU’ TRANQUILLE, RAFFINATE E NOBILI. COSA TI HA PORTATO AD EFFETTUARE QUESTO CAMBIAMENTO, A PARTE LA DIVERSITA’ DEL PROGETTO?
“La mia età ormai avanzata! Secondo te, posso ancora suonare a 200 all’ora urlando come un pazzo? Non è che non voglia più farlo, è che non ce la faccio fisicamente (ride, ndR)! Scherzi a parte…i contenuti concettuali espressi attraverso i Magnifiqat necessitavano di una forma più equilibrata per essere rappresentati. Alla base del nostro concept c’è una forte spiritualità ed un forte legame con le autentiche Tradizioni religiose ed i loro simboli. Esiste la necessità di un certo ‘ordine’ quando si trattano questi argomenti; credo che un contesto senza queste caratteristiche sarebbe risultato inadeguato”.

QUASI IN OGNI SONG VENGONO A CREARSI SENSAZIONI TRA IL MEDIOEVALE, IL NOSTALGICO E L’EPICO…UNA MISCELA DAVVERO VINCENTE! DA DOVE COGLI LO SPUNTO PER SCRIVERE MUSICHE COSI’ EMOZIONANTI?
“Ti ringrazio nuovamente per il tuo apprezzamento. Come ti accennavo, l’ispirazione è tratta principalmente dal mondo della spiritualità e della religiosità, dall’esoterismo e dall’arte sacra. L’intento dei Magnifiqat non è però quello di dare un messaggio ‘troppo’ definito…cerchiamo di indicare silenziosamente la soglia di una porta socchiusa, non di spalancarla con violenza. Se dovessi citare alcune letture che mi hanno influenzato prima e durante la stesura de ‘Il Più Antico Dei Giorni’, non mancherei di menzionare autori e maestri come Renè Guenon, San Giovanni della Croce e Meister Eckhart”.

UNICO, PICCOLO NEO DEL DISCO, A MIO AVVISO, E’ IL SECONDO PEZZO, “ALL’IMBRUNIRE”: UN BRANO PIU’ VICINO AL METAL, SI’, MA POVERO DI EMOZIONI, SE PARAGONATO AGLI ALTRI…
“Ma come? Eri così simpatico fino ad ora!! Personalmente, non credo che ‘All’Imbrunire’ sia un brano ‘più’ o ‘meno’ emozionante degli altri contenuti nell’album…forse è perché concepisco il disco come un’opera completa più che come una raccolta di brani ‘indipendenti’. ‘All’Imbrunire’ è effettivamente una canzone con sfumature un po’ diverse rispetto alla maggioranza degli altri brani, ma non credo che questo la renda meno intensa. Ad ogni modo, la mia è una valutazione assolutamente soggettiva”.

TROVO SPETTACOLARI, OLTRE ALLE MUSICHE, ANCHE I TUOI TESTI: IN PARTICOLARE, ADORO LE LIRICHE DI “DUNE” E “DIADEMA”. HANNO PRECISI SIGNIFICATI O SONO “SOLO” POETICHE DESCRIZIONI DI SCENE?
“Tutti i testi dei Magnifiqat hanno un significato particolare…ma per chi mi hai preso (ride, ndR)? ‘Diadema’ è un brano che tratta il concetto del ‘Tempio’ in tutte le sue sfumature. E’ indubbiamente una lirica dall’approccio molto pittorico che è stata stesa in due dei luoghi a me più cari: all’interno del Duomo di Milano e all’esterno della Basilica di San Giovanni Battista di Finale Ligure…ad essere sincero era da diversi anni che volevo rendere omaggio a queste chiese ed ai ricordi legati ad esse…con i Magnifiqat ho finalmente trovato il giusto canale per farlo. ‘Dune’, invece, è una canzone dalle tematiche un po’ più inquietanti: parla degli ultimi tempi dell’Umanità e di ciò che si scatenerà in quei giorni di dissoluzione, giorni che forse stiamo vivendo tutt’ora…”.

COME MAI LA SCELTA DI INTERPRETARE LE CANZONI IN ITALIANO?
“Come certamente avrai notato, anche in ‘The Treasures Arcane’ c’è una piccola parte in italiano, all’interno dell’opener ‘Towers Of Doleful Triumph’. Possiamo dire che quella che una volta era una semplice curiosità è divenuta ora una necessità! Dopo tutto, parlo in italiano, leggo in italiano, penso in italiano e prego in italiano…mi è sembrata una scelta del tutto naturale, tanto più che è proprio osservando e vivendo le meraviglie naturalistiche, storiche ed artistiche di questo nostro Paese che è nata in me l’esigenza di ‘restituire’, tramite la musica, ciò che avevo osservato ed accolto come un dono”.

CI SONO BRANI CHE VUOI RICORDARE IN MODO PARTICOLARE FRA QUELLI PROPOSTI NE “IL PIU’ ANTICO DEI GIORNI”? E, SCUSA SE INSISTO, FRA QUELLI DEI CROWN OF AUTUMN?
“Per quanto riguarda i Magnifiqat, direi forse ‘All’Imbrunire’ (ride, burlandosi allegramente del redattore, ndR), ‘Diadema’ ed ‘Anastasis’. I miei brani preferiti di ‘The Treasures Arcane’, invece, sono…aspetta che vado a guardare!…Ah sì…’Towers Of Doleful Triumph’, ‘A Lyre In The Vesper’s Calm’ e ‘Thou Mayst in Mee Behold’”.

ANCHE L’ARTWORK, MANCO A DIRLO, E’ MOLTO BELLO E PIU’ CHE CURATO…CHI SE NE E’ OCCUPATO E QUALE IMMAGINE HAI VOLUTO DARE AL PROGETTO?
“Se ne è occupato un mio caro amico, direi un fratello: Federico Rebusso. Credo che abbia un enorme talento per l’arte grafica e, inoltre, conoscendomi da una vita, riesce a capire subito ciò di cui ho bisogno, e lo realizza sempre nel migliore dei modi! L’intero libretto vuole essere una degna cornice al contenuto del disco…le immagini sono spesso abbinate ai testi che le affiancano per sottolineare certe atmosfere anche con l’uso dell’arte visiva”.

QUALI SONO LE TUE BASI MUSICALI? CON QUALI MUSICHE SEI CRESCIUTO?
“Amo tutta la musica ‘d’atmosfera’: metal, dark, gothic, sinfonica, ambient, medievale ed etnica, elettronica, ecc. ecc.. Il gruppo che preferisco in assoluto sono i Dead Can Dance”.

LA ELNOR PRODUCTIONS E’ GIUNTA COSI’ ALLA SUA SECONDA PRODUZIONE: NON HAI MAI PENSATO DI OCCUPARTI DI ALTRI GRUPPI, OLTRE ALLE TUE CREATURE?
“Certamente! Stiamo tenendo d’occhio un validissimo gruppo dark di Milano, ma credo sia ancora prematuro parlarne nel dettaglio”.

NEL TUO FUTURO COSA SI INTRAVEDE? HAI QUALCHE SORPRESA DA RIVELARCI?
“Sto lavorando ad un nuovo progetto di ambient neo-classico, chiamato Militia: musiche epiche, drammatiche e marziali, con liriche in italiano. Lo considero quasi una costola dei Magnifiqat, tanto è vero che probabilmente aggiungeremo uno o due pezzi dei Militia in un eventuale set dal vivo. Inoltre, stiamo preparando il nuovo disco dei Crown Of Autumn, ma non so ancora darti una tempistica definita”.

QUINDI ESISTE LA REMOTA POSSIBILITA’ DI VEDERE ESIBIRSI DAL VIVO I MAGNIFIQAT? MAGARI CON I CROWN OF AUTUMN D’APERTURA, O VICEVERSA…
“Sicuramente è nostra intenzione esibirci in un contesto live. Abbiamo da poco risolto i nostri problemi di formazione, si tratta ora di chiuderci in sala prove e preparare lo spettacolo, questione di tempo (il redattore sviene, travolto dall’emozione!, ndR)”.

BENE, TI RINGRAZIO MOLTO, EMANUELE…PUOI CONCLUDERE L’INTERVISTA A TUO PIACIMENTO!
“Alla fine delle interviste, mi diverto a citare frasi o autori a me particolarmente cari. Oggi chiudiamo con Nietzsche: ‘Maturità dell’Uomo: significa aver ritrovato la serietà che da fanciulli si metteva nei giuochi’. Grazie di cuore per il vostro interesse, un saluto!”.
 
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view post Posted on 23/5/2007, 05:06
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Non so perché ma tutto ciò ha un che di familiare.. :shifty:
 
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DR_PanG
view post Posted on 23/5/2007, 08:28




ho preso spunto! ^^
 
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