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| CITAZIONE (L'Avvocato del Diavolo @ 21/6/2007, 21:12) CITAZIONE (cp-as @ 21/6/2007, 20:36) ci vorrebbe un altra uerra mondiale, un altra occupazione nazista, e un altra liberazione partigiana, e magari non si farebbero gli stessi erori fatti nel '44 se c'è una cosa che il Novecento ci ha insegnato è che una rivoluzione violenta non abbatte un potere, ma ne instaura un altro, a volte peggiore. Pensa all'URSS, pensa a Cuba, pensa alla marcia su Roma ( anche se qui bisogna vedere se fu vera rivoluzione). E soprattutto pensa al fallimento della Resistenza nel proporre qualcosa di veramente nuovo per l'Italia. Credi che oggi cambierebbe qualcosa? Le uniche rivoluzioni violente vincenti nella storia sono state quella francese e americana. Tanto vale raccogliere quella polvere di cose positive che ci rimane e partire da lì per costruire qualcosa di nuovo. In fondo, i veri cambiamenti profondi avvengono in maniera silenziosa, si insinuano nella società. Certo, a vedere come sta messa oggi l'Italia non sembra così facile il cambiamento. Ma probabilmente ciò è dovuto al fatto che non c'è nemmeno la speranza da parte della gente di potere trasformare un paese che crolla sotto il suo stesso peso. A parte una minoranza di supporters, i più ormai sono convinti che un politico vale l'altro. Ed è questo che ci frega: se non c'è nemmeno la volontà di cambiare non c'è futuro. Tanto vale cogliere la prima occasione (per chi può) e scappare all'estero. Io però non ho voglia di rinunciare almeno a provarci. hai freinteso, io parlo della ricostruzione dell stato italiano, non parlo di rivoluzione
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