Ségolène RoyalSégolène Royal (Dakar, 22 settembre 1953) è una politica francese, esponente del Partito socialista.
Candidata del suo partito alla carica di presidente della Repubblica nelle elezioni del 22 aprile 2007, ha raccolto al primo turno 9.500.112 voti (25,87%).[1] Ha partecipato al ballottaggio del 6 maggio con il candidato dell'Unione per un movimento popolare Nicolas Sarkozy, uscendone sconfitta con 16.790.611 voti e il 46,94% contro i 18.983.408 voti (53,06%) di Sarkozy.[2] È stata la prima candidata donna a superare il primo turno.
Dal 3 aprile 1992 al 29 marzo 1993 è ministro dell'Ambiente nel governo Bérégovoy. Si concentra sulle questioni del trattamento e riciclaggio dei rifiuti (su cui fa votare la legge del luglio 1992), dell'inquinamento visivo e sonoro e dei problemi legati all'acqua.
Dopo le elezioni del giugno 1997 che vedono la vittoria della sinistra, è chiamata a far parte del governo Jospin che, in coabitazione con il presidente della Repubblica Jacques Chirac, resterà in carica fino al maggio 2002.
Dal 4 giugno 1997 al 27 marzo 2000 è ministro delegato per l'Istruzione scolastica presso il ministro dell'Educazione nazionale Claude Allègre. A causa dell'incompatiblità tra incarichi parlamentari e di governo, si dimette da deputato. Si dedica agli aiuti dei bambini sfavoriti o in difficoltà, tramite il rilancio delle zone di istruzione prioritaria, la creazione di fondi sociali per gli scolari (come il fondo sociale per le mense scolastiche), la creazione delle ore di sostegno scolastico. Nel campo dell'insegnamento, pone le lingue straniere come priorità fin dalla scuola materna.
Dal 27 marzo 2000 al 27 marzo 2001 è ministro delegato alla Famiglia e all'Infanzia, presso il ministro del Lavoro e della Solidarietà, dapprima Martine Aubry e poi Élisabeth Guigou. Dal 28 marzo 2001 fino alla fine della legislatura, il 5 maggio 2002, la sua delega è estesa alla Famiglia, all'Infanzia e alle Persone con Handicap. È in questo ruolo che si fa conoscere dal grande pubblico. Tra le principali sue azioni:
* la modifica della legge sulla patria potestà, in cui si introduce tra le altre cose una limitata possibilità per una coppia omosessuale di assumere insieme la patria potestà del figlio di uno dei componenti della coppia, si inaspriscono le pene contro la pedofilia e la prostituzione dei minori
* la facilitazione delle adozioni internazionali
* il lancio di una grande campagna pubblicitaria di sensibilizzazione sulle violenze sessuali