Socialismo Libertario

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DR_PanG
view post Posted on 19/6/2007, 14:14




Il socialismo libertario, chiamato a volte anche socialismo autogestionario, è una corrente del filone politico di matrice socialista che considera la libertà individuale come la cosa più preziosa per l'uomo, il quale deve essere totalmente libero di organizzare direttamente la propria vita a seconda dei propri desideri senza essere sottoposto a vincoli morali, religiosi o sociali. Proprio in considerazione della particolare enfasi attribuita alla libertà dell'uomo e contro condizionamenti a questa di carattere materiale e sociale (povertà, indigenza) il socialismo libertario ha una particolare attenzione anche per il concetto di giustizia sociale oltre che di libertà. Per quanto spesso sia associato con la sinistra rivoluzionaria o estrema, il socialismo libertario non rientra tuttavia nel tradizionale spettro politico della destra o della sinistra. A volte “socialismo libertario” è usato impropriamente come sinonimo dell'anarchismo, sebbene in realtà l'anarchismo costituisca una corrente interna al socialismo libertario. Nella sue forme collettivista e comunista (collettivismo anarchico, comunismo libertario o anarco-comunismo) quest'ultimo pone maggiore enfasi sulla costruzione di una società non statale e per le idee che superando il modello cooperativisitico e redistributivo supportano la collettivizzazione dei mezzi di produzione e inoltre la messa in comune nella redistribuzione delle risorse, secondo il principio comunistico “da ognuno secondo le proprie capacità, ad ognuno secondo i propri bisogni”.

Uno dei primi teorici di una sorta di "socialismo libertario" fu Pierre-Joseph Proudhon .

Il "socialismo libertario" propugna l'abolizione dello stato (in particolar modo nella sua forma anarchica) e di tutte le autorità gerarchiche, si oppone alle forme coercitive dell'autorità e della gerarchia sociale, è a favore del superamento del capitalismo e per una società autogestionaria che consenta un migliore soddisfacimento dei bisogni materiali e immateriali degli esseri umani, per un maggiore rispetto dell'ambiente e per un riscatto dei paesi in via di sviluppo del terzo mondo [citazione necessaria]. Sostiene l'autogestione, la democrazia diretta, l'autonomia dei movimenti sociali, la decentralizzazione o la distribuzione del potere, la rivoluzione in tutti gli aspetti della vita umana, compreso quello delle relazioni sociali.

Alcune delle più significative correnti socialiste libertarie sono:

- l'anarchismo (nelle sue subcorrenti come il mutualismo, l'anarchismo collettivista, il comunismo libertario e l'anarcosindacalismo)

- il marxismo libertario (con subcorrenti quali l'Autonomia, il consiliarismo e il luxemburghismo)

- l'ecologia sociale

- lo zapatismo

Si può arrivare a considerare socialiste libertarie le correnti anticapitaliste sviluppatesi all'interno del liberalismo classico, come il liberalismo agrario, il federalismo repubblicano e la corrente di Henry George.

La definizione di “socialismo” secondo la scuola di pensiero del socialismo libertario consiste in campo economico ne “i mezzi di produzione in mano, in possesso o in proprietà dei produttori” e in campo amministrativo “le decisioni che riguardano tutti prese da tutti”. La parola “socialista” fu originariamente utilizzata per raggruppare “tutti quelli che credono nel diritto dell'individuo al possesso di ciò che egli produce”. Va ricordato che la maggior parte dei libertari siano socialisti, non tutti i socialisti sono libertari. Il comunismo libertario non deve essere considerato sinonimo del socialismo libertario. Esso è un ramo particolare all'interno del socialismo libertario.

I socialisti libertari sostengono l'abolizione della proprietà capitalista dei mezzi di produzione e dello stato, considerandoli istituzioni dannose e non necessarie, credendo al posto di queste nei diritti di proprietà-possesso e di libera associazione dei produttori. Dagli anni Ottanta a tutt'oggi si registrano forti convergenze tra il socialismo libertario ed alcune correnti del liberalismo radicale, così come alcuni elementi del socialismo libertario sono rintracciabili nel Partito Radicale degli anni Settanta.
 
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h1de
view post Posted on 24/7/2007, 00:34




CITAZIONE
Sostiene l'autogestione, la democrazia diretta, l'autonomia dei movimenti sociali, la decentralizzazione o la distribuzione del potere, la rivoluzione in tutti gli aspetti della vita umana, compreso quello delle relazioni sociali.

Esattamente.... A mio modo di vedere, si può essere comunisti, fascisti, conservatori, teocratici, o qualsiasi altra cosa, ma le correnti libertarie rappresentano davvero un qualcosa di eccezionale all'interno del pensiero umano, sono le teorie più interessanti che conosca, benchè diversissime (d'altronde l'anarchismo è una tigre di carta che ingloba tutto), il più delle volte sono connotate da pensatori/teorie colme di intelligenza e veridicità.

Se si può (anche se con tanta fatica, visto che ci sono tante sfacettature) conoscere i fondamenti della socialdemocrazia, del comunismo o del fascismo, credo davvero sia impossibile conoscere ogni aspetto dell'anarchismo-socialismo libertario-liberalismo utopico, visto la loro incredibile vastità
 
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Esmor
view post Posted on 19/8/2007, 14:18




Ma questa è la pagina di wikipedia come l'ho corretta ed ampliata io ! :clap:

Guarda dove me la ritrovo. Pensate sia tutto corretto ?
 
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L'Avvocato del Diavolo
view post Posted on 19/8/2007, 14:53




A me pare che sia tutto corretto, ma davvero la pagina è tua? :lol:
 
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Esmor
view post Posted on 19/8/2007, 14:56




CITAZIONE (L'Avvocato del Diavolo @ 19/8/2007, 15:53)
A me pare che sia tutto corretto, ma davvero la pagina è tua? :lol:

Sì, in parte l'ho lasciazta uguale a come era prima, in parte l'ho ampliata traducendo da wikipedia in castliglanio, in parte con conoscenze personali
 
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L'Avvocato del Diavolo
view post Posted on 19/8/2007, 15:30




Dopo questa notizia, sono sempre più convinto che abbiamo fatto un buon acquisto nel forum... :lol:
 
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almylai
view post Posted on 3/9/2007, 17:17




Scusate l'avatar :)

Il termine libertario può avere diverse valenze.
Nasce come sinonimo di anarchico, per poi diventarne una forma più mitigata.

Non dimentichiamoci che Francesco Saverio Merlino si definì "socialista libertario" solo dopo aver lasciato il movimento anarchico (in polemica con l'amico Malatesta, che gli chiese pubblicamente se si riteneva ancora un anarchico).

Bisognerebbe menzionare Merlino nella voce "socialismo libertario", in quanto teorico e anello di congiunzione tra l'anarchismo rivoluzionario ed il socialismo legalista e blandamente marxista di Turati.
 
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h1de
view post Posted on 4/9/2007, 00:37




CITAZIONE (almylai @ 3/9/2007, 18:17)
Scusate l'avatar :)

Il termine libertario può avere diverse valenze.
Nasce come sinonimo di anarchico, per poi diventarne una forma più mitigata.

Non dimentichiamoci che Francesco Saverio Merlino si definì "socialista libertario" solo dopo aver lasciato il movimento anarchico (in polemica con l'amico Malatesta, che gli chiese pubblicamente se si riteneva ancora un anarchico).

Bisognerebbe menzionare Merlino nella voce "socialismo libertario", in quanto teorico e anello di congiunzione tra l'anarchismo rivoluzionario ed il socialismo legalista e blandamente marxista di Turati.

avevo pensato pure io qualcosa del genere, e ti faccio i complimenti per l'appunto, diciamo che sono alquanto restio a entrare in questi termini perchè ho paura che finisca per diventare esclusivamente una discussione terminologica, e il pensiero libertario non è solo fumo ma anche tanta carne.

Per questo personalmente penso che sia meglio prima arrostire, e poi pensare ai termini di contorno
 
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almylai
view post Posted on 4/9/2007, 10:31




Sì, è vero che il pensiero libertario mette molta carne sul fuoco, ma è anche vero che un eccesso di pietanze può portare all'indigestione. Sarebbe interessante rendere tale cibo il più appetibile possibile, presentandolo in dosi digeribili e più facilmente assimilabili, a mio modesto parere.

Inoltre non è solo un problema terminologico, è soprattutto un problema storico.

Ci fu un periodo, in Francia, in cui le pubblicazioni anarchiche furono proibite (era il periodo in cui "anarchico" cominciò a diventare sinonimo di "bombarolo anarchico"). Fu così che la pubblicistica anarchica adottò il termine, più vago e meno compromettente, "libertaire", in sostituzione di "anarchiste".
Libertario diventa così, per l'opinione pubblica, più accettabile e meno "pericoloso" che anarchico.

Di conseguenza, da allora:

  1. molti anarchici si definiscono anche comunisti libertari o socialisti libertari

  2. alcuni comunisti e socialisti non anarchici si definiscono libertari in contrapposizione alle teorie e pratiche marxiste accentratrici e autoritarie (in senso quindi vagamente anarchico, ma non necessariamente antistatalista)

  3. e infine, molto più in là
  4. alcuni liberali si definiscono libertari, perché contrari all'intervento statale in economia (in senso più o meno anarchico, ma più che altro orientato ad una concezione estrema del "libero mercato").


E' interessante notare che la tradizione americana del libertarismo non legato alla sinistra ed al movimento operaio (quello, per intenderci "anarco-capitalista"), ha come progenitore quel Benjamin Tucker che da iniziali idee proudhoniane approdò, attraverso Nietzsche e Stirner, Warren e Spooner, ad un anarchismo individualista conseguenzialmente anti-statalista soprattutto perché fautore di un vero "libero mercato" che non esclude il socialismo autogestito e cooperativista, o di un socialismo che non esclude la proprietà privata (l'anticapitalismo è soprattutto antimonopolio).
Ma Benjamin Tucker nasce socialista libertario (in senso proudhoniano), legato al movimento operaio e sindacalista americano del fine '800. Non è da escludere (anzi, è più che probabile) che la diffusione del termine "libertario" nell'accezione liberale di mercato sia proprio dovuta a giornali anarchici da lui fondati e diretti.
 
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8 replies since 19/6/2007, 14:14   343 views
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