Unità tra Psi e Pci

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DR_PanG
icon11  view post Posted on 20/6/2007, 17:49




Proprio così, le ragioni del socialismo (*)

Questa rivista è il frutto di un tormentato travaglio che ha impegnato un gruppo di militanti del PCI e del PSI, i quali, dopo il fatidico 1989, ritenevano che finalmente fosse possibile avviare in Italia un processo di unificazione a sinistra e dare vita ad un partito in grado di stare, alternativamente, al governo o all’opposizione, come tutti i partiti socialisti europei. In questi ultimi anni invece abbiamo assistito ad una ulteriore frantumazione della sinistra storica e alla vanificazione di ogni tentativo di dare vita a nuove e inedite consistenti formazioni. Il PSI si è dissolto per responsabilità del suo segretario il quale aveva spento ogni dialettica, così ricca nella tradizione di quel partito, e per debolezza di chi non volle, o non seppe, opporsi con risolutezza ad una politica e a metodi il cui approdo è stato il coinvolgimento del partito nella crisi politico-morale apertasi dopo il 1992. Coloro i quali, da ogni sponda, avevano avversato i socialisti colsero l’occasione per identificarli come i soli o i principali responsabili della corruzione e della degenerazione del sistema politico, e liquidare così un patrimonio originale, ricco di sacrifici e di lotte, che appartengono alla storia della sinistra e della democrazia italiana. Questo scempio non può essere avallato da chi vuole riferirsi al socialismo italiano ed europeo per definire la sua identità. Noi cercheremo di contrastarlo. La svolta che ha dato vita al PDS è stata giusta. Tuttavia va osservato che questo partito, dopo avere pagato lo scotto di una scissione che ha interessato la fascia più radicale e nostalgica del PCI, non è stato in grado, a causa delle ambiguità e oscillazioni di chi l’ha diretto, di concorrere a formare una sinistra riformista e di governo. L’identità dei comunisti italiani è stata deformata da chi, ereditandone il nome ma non il patrimonio politico, culturale ed umano, ha teso ad una esaltazione acritica del vecchio partito ed ha contemporaneamente svolto un’azione politica meramente protestataria e minoritaria, cioè il contrario di ciò che fece il PCI. Ma anche il PDS ha teso ad ereditare le strutture organizzative del PCI e i consensi guadagati grazie ad una vischiosità organizzativa, ma, rispetto al vecchio partito è mancato un disegno strategico a cui subordinare la tattica, e la volontà e capacità di aggregare un gruppo dirigente. Il tatticismo e il leaderismo come caricatura del togliattismo. In definitiva gli eredi di Togliatti e Nenni ed anche di coloro che si richiamano al messaggio di Saragat, hanno rinunciato a fare un bilancio critico e serio delle vicende politiche dei comunisti e dei socialisti
[ ... ]
Non c’è futuro se non si ritrovano le radici della sinistra (che sono tante e non tutte velenose) per selezionarle e rivitalizzarle. In questa situazione di confusione e frantumazione, l’azione per costruire una sinistra unita di governo va ripresa anzitutto riabilitando la battaglia delle idee e dei valori, riscoprendo le ragioni del socialismo democratico, come alternativa vitale ed attuale al conservatorismo e al novismo, alla modernizzazione liberista ed al corporativismo. Si, le ragioni del socialismo. Non ci vergognamo di questa parola che oggi in Europa è sinonimo di sinistra di governo, di un’idea che ha coinvolto milioni di donne e di uomini, di una storia che non può essere omologata alla pratica dei partiti del “socialismo reale”. Questa battaglia non può essere condotta piantando nuovi cespugli o costituendo gruppi di pressione elettorale. E nemmeno chiudendosi entro le mura del cespuglione, il PDS, dove si è spento il dibattito, affidando alle cooptazioni e alle liste elettorali la “unificazione” della sinistra. Richiamiamo queste cose senza rancori e recriminazioni, e senza sottovalutare il contributo che comunque viene da una vasta area di sinistra, organizzata nei partiti, grandi e piccoli, o dispersa in mille rivoli, che non riesce a trovare un minimo comune denominatore. E non vogliamo certo ignorare le idee e le posizioni espresse da quel complesso di forze liberal-democratiche, laiche e cattoliche, con le quali invece è necessario fare i conti, in positivo, senza ridicole mimetizzazioni. Questa rivista ha l’ambizione di poter partecipare alla ricerca del minimo comune denominatore della sinistra, con idee, spunti, confronti, proposte, polemiche. Vogliamo contribuire a identificare un programma e muovere una battaglia che riproponga, nelle condizioni di oggi, l’esigenza di uno stato sociale moderno, una democrazia fondata sul lavoro, nell’accezione più ampia che oggi ha questa parola, ma senza stravolgere le scelte di fondo fatte, dopo la caduta del fascismo, con la Costituzione repubblicana. E’ questo, del resto, il terreno più arduo e nuovo su cui si stanno cimentando, in tutte le società complesse, le forze più avanzate del socialismo europeo e di cui daremo conto in ogni numero attraverso un inserto dedicato a documentarne la riflessione e l’attività.

(*) Dal n. 1 de Le ragioni del socialismo - Febbraio 1996
 
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cp-as
view post Posted on 21/6/2007, 19:47




ma io sarei per toglierli tutti e due
 
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DR_PanG
view post Posted on 21/6/2007, 20:01




veramente non esistono più! Si parla del passato...
 
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cp-as
view post Posted on 21/6/2007, 21:15




appunto, mettiamoci una pietra sopra.
il psi ormai non potrebbe più rappresentare ciò che era prima, e i comunisti fanno un sacco di casini, creano un partito al mese, non hanno unità, giusto quando c era l urss si tenevano uniti.
bisognerebbe buttare rifondazione,pdci,pcdl,ds,sd,sdi,psi e altri che manco ricordo
e creare un grande partito socialista(ma totalmente diverso dal precedente) che li inglobasse tutti,
perchè tutti sti minipartiti so buffonate. come è una buffonata parlare di comunismo in parlamento oggi, non è più comunismo
 
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DR_PanG
view post Posted on 21/6/2007, 21:17




certo certo, cmq in autunno si formeranno solo 2 partiti:

La costituente socialista (tutti i partiti socialdemocratici)

e La Cosa rossa (tutti i partiti massimalisti)
 
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cp-as
view post Posted on 21/6/2007, 21:27




socialisti,
io parlo della sinistra in generale
 
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DR_PanG
view post Posted on 21/6/2007, 21:29




no no i socialisti stanno nella COSTITUENTE SOCIALISTA

Rifondazione, i verdi, i comunisti italiani ecc... nella COSA ROSSA

logicamente poi se vuoi chiamare SINISTRA, anche Prodi, ci sarebbe il PD!
 
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6 replies since 20/6/2007, 17:49   264 views
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