Marini: era un rivoluzionario
entusiasta e disciplinato
Il presidente del Senato, Franco Marini, nell'aprire la commemorazione di Giuseppe Garibaldi, in occasione del 200/mo anniversario della nascita, ha parlato di una "straordinaria figura che ha percorso tutto il nostro Risorgimento, fino all'unita' dell'Italia, e che proprio nel lavoro parlamentare ha concluso la sua vita, prima del definitivo ritiro nell'isola di Caprera. La personalitā di Garibaldi - ha osservato Marini - č multiforme, come i suoi interessi in molteplici campi, e, soprattutto, come le sue azioni in molte regioni del mondo a sostegno dell'emancipazione e della liberta' dei popoli. Forse nessun'altra figura riassume come lui le passioni, gli entusiasmi, le speranze, le idee del primo Ottocento. aribaldi - ricorda il presidente del Senato - č stato definito, da un autorevole storico 'un rivoluzionario disciplinato'. Mi sembra un'espressione efficace che riassume il suo movimentismo, la sua fede nell'azione, nel fare, con il suo senso radicato delle istituzioni. Lui, repubblicano, che consegna l'Italia meridionale al re Vittorio Emanuele II. Lui che pronuncia il celebre 'Obbedisco' frenando il suo impeto per la liberazione di Roma prima del tempo". Secondo Marini, la figura e l'impegno dell'eroe del Risorgimento "dovrebbero essere riletti, senza pregiudizi ideologici, senza occhiali interessati a parziali veritā storiche. Comprendere a fondo Garibaldi - ha sottolineato Marini - vuol dire, infatti, comprendere e amare il nostro straordinario e multiforme Paese, le nostre tante identitā locali di Paese non centralista, le nostre diversitā culturali, le nostre tradizioni".