Willy Brandt, l'uomo della distensione

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L'Avvocato del Diavolo
view post Posted on 19/8/2007, 14:04




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Willy Brandt (1913-1992)

Willy Brandt(vero nome Herbert Ernst Karl Frahm) nacque a Lubecca da Martha Frahm, cassiera di supermercato e ragazza madre. Non conobbe il padre e fu allevato dalla madre e dal nonno.
Nel 1929 entrò nella gioventù socialista e un anno dopo nella SPD. L'anno successivo 1931 passò al Partito Socialista dei Lavoratori (Sozialistische Arbeiterpartei - SAP), schierato più a sinistra.

Nel 1932 si diplomò a Lubecca. Dopo il 1933 e la presa di potere da parte di Adolf Hitler il partito fu dichiarato illegale. I suoi membri decisero di opporsi clandestinamente al nazionalsocialismo e Brandt fu incaricato di costituire una cellula di opposizione a Oslo, emigrò quindi in Norvegia assumendo nel 1934 il nome di copertura di Willy Brandt che nel 1949 divenne il suo nome ufficiale.
Con il nome di copertura di Gunnar Gaasland tornò in Germania da settembre a dicembre del 1936, in seguito si recò in Spagna come reporter di guerra nella guerra civile spagnola.

Nel 1938 il regime nazista lo espulse e lo privò della cittadinanza, Brandt fece quindi richiesta della cittadinanza norvegese. Durante l'occupazione tedesca della Norvegia nella seconda guerra mondiale fu per un breve periodo prigioniero tedesco, alla cattura indossava una divisa norvegese e non fu riconosciuto, dopo il rilascio fuggì in Svezia. Nell'agosto 1940 l'ambasciata norvegese di Stoccolma gli concesse la cittadinanza norvegese. Rimase a Stoccolma fino alla fine della guerra.

Nel 1945 tornò in Germania come corrispondente per alcuni giornali scandinavi e nel 1948 riacquistò la cittadinanza tedesca, unendosi alla SPD e l'anno successivo il nome Willy Brandt divenne il suo nome ufficiale ed entrò nel primo Bundestag tedesco, come rappresentante della SPD per la città di Berlino.
Nel 1955 divenne presidente della Camera dei Deputati di Berlino e dal 1957 al 1966 fu sindaco della città. Questa carica gli valse enorme popolarità per merito del suo atteggiamento deciso nei confronti dell’ultimatum di Khrushchev nel 1958 e durante la costruzione del muro nel 1961. Dal 1 novembre 1957 al 31 ottobre 1958 fu Presidente del Bundesrat.

Nelle elezioni del 1961 Brandt fu il candidato cancelliere per il suo partito contro Konrad Adenauer ma fu sconfitto. Nel 1964 divenne presidente della SPD, posizione che mantenne fino al 1987. Nel corso delle elezioni del 1965 fu nuovamente sconfitto da Ludwig Erhard, dopo il ritiro di quest’ultimo, avvenuto nel 1966, divenne cancelliere Kurt Georg Kiesinger (CDU) che formò una coalizione allargata con la SPD. Brandt divenne ministro degli esteri e vicecancelliere.

Alle elezioni del 1969, l'SPD divenne più forte e dopo tre settimane di negoziazioni formò una coalizione con il più piccolo FPD, di stampo liberale. Brandt fu eletto cancelliere.
In veste di cancelliere, Brandt sviluppò la sua Ostpolitik, finalizzata a ridurre la tensione della guerra fredda. Ebbe un ruolo attivo nel creare un riavvicinamento con la Germania Est e nel migliorare le relazioni con l'Unione Sovietica, la Polonia e altri paesi del Blocco Orientale. Un momento fondamentale ci fu nel dicembre del 1970, quando, durante una visita in Polonia, Brandt, apparentemente in maniera spontanea, si inginocchiò davanti al monumento in onore delle vittime della Rivolta del ghetto di Varsavia.
Ecco come Enzo Biagi descrive quel momento:"E' il 7 dicembre. Brandt va nella piazza in cui tra le grigie case popolari, sorge il monumento agli eroi del ghetto ebreo, e si inginocchia inchinando il capo. E' in quel momento, il cancelliere che assume su di sè la colpa d'un passato di cui non è colpevole."
Poche ore dopo quest’episodio firmò il trattato di Varsavia con il quale la Germania riconobbe la Linea Oder-Neisse rinunciando a qualunque rivendicazione territoriale.
La rivista Time lo nominò quello stesso anno Uomo dell'Anno con questa motivazione:"Willy Brandt sta cercando di porre fine alla Seconda Guerra Mondiale determinando nuove relazioni tra Est e Ovest. Sta provando ad accettare la situazione reale in Europa, che dura da 25 anni, ma sta anche cercando di operare per una nuova realtà con il suo coraggioso avvicinamento all'Unione Sovietica e al Blocco orientale." Nel 1971 ottenne il Nobel per la Pace per il suo impegno nel migliorare le relazioni con la Germania Est, la Polonia e l'URSS.
Tuttavia, la Ostpolitik di Brandt ricevette in patria diverse critiche, in particolare dai sopravvissuti alle purghe staliniane, dai conservatori e anche da parte del suo partito. I suoi sostenitori dicono invece che la Ostpolitik aiutò a rompere la mentalità isolazionista del Blocco orientale e ad accrescere la consapevolezza delle contraddizioni del loro tipo di Socialismo, che, insieme ad altri eventi, fu determinante per la sua caduta.

Nel 1972, i parlamentari della sua coalizione che passarono all'opposizione furono tanti da far perdere la maggioranza a Brandt. Tuttavia nemmeno la CDU/CSU, il maggiore partito d'opposizione, riuscì ad ottenere la maggioranza. Si andò quindi alle elezioni, dove il governo Brandt fu confermato ed ebbe a disposizione una larga maggioranza nel Bundestag. Per la prima volta la SPD era il gruppo parlamentare più numeroso e quindi la ratifica dei trattati con i paesi dell’est era assicurata.

Il 6 maggio 1974 Brandt si dimise – sorprendendo l’opinione pubblica – a causa del coinvolgimento di un suo collaboratore, Günter Guillaume, in uno scandalo spionistico.
Gli storici e studiosi di politica sono attualmente giunti alla conclusione che lo scandalo fu solo un pretesto per le dimissioni, i veri motivi furono stanchezza e depressioni che portarono anche a critiche da parte del suo partito sulla sua guida sempre più caratterizzata dall’indecisione.
Il successore fu Helmut Schmidt, Willy Brandt rimase presidente della SPD.

Terminata la sua avventura come cancelliere, Brandt divenne capo dell'Internazionale Socialista, che lui definì un partito mondiale per la pace, dal 1976 al 1992, lavorando per allargare l'organizzazione oltre i confini d'Europa. Nel 1977 gli fu dato un posto nella Commissione Indipendente per i Problemi dello Sviluppo Internazionale, che realizzò un rapporto, nel 1980, che invitava a drastici cambiamenti nell'atteggiamento del mondo verso lo sviluppo del Terzo Mondo. Questo divenne conosciuto come il Rapporto Brandt.

Una delle ultime apparizioni pubbliche di Brandt fu quando volò a Baghdad, per liberare alcuni ostaggi occidentali in mano a Saddam Hussein, dopo l'invasione del Kuwait nel 1990.
Morì di cancro al colon nella sua casa a Unkel, una città sul Reno, e gli furono concessi i primi funerali di Stato della Germania dal 1929.



 
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