Fascisti di sinistra

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L'Avvocato del Diavolo
view post Posted on 27/10/2007, 10:02




Mah, il fascismo nell'alveo della sinistra militarista, con i Fasci di Combattimento. Ma la deriva squadrista l'ha posta come forza reazionaria, o come alleata di esse, per non parlare dei patti con la gerarchia vaticana. Sul fatto che Mussolini volesse aprire le relazioni con i socialisti ho molti dubbi, visto che il successo del fascismo nasce nella lotta senza quartiere contro i socialisti e le leghe rosse.
Ad ogni modo, in che modo si distingue, oggi, un fascista di sinistra da uno di destra?
 
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almylai
view post Posted on 27/10/2007, 17:35




Secondo una nota classificazione fatta da Elio Vittorini, esistono due tipi di fascismo: uno "nero" e uno "rosso".
Poi c'è chi è arrivato ad argomentare meglio su questa distinzione. Per cui la vera differenza è solo fra chi è democratico e chi non lo è.
E la vera democrazia è quella che garantisce il diritto al dissenso (rispetto alle politiche di governo).
Chi non garantisce questa libertà è semplicemente un fascista (rosso o nero, poco importa).

Qualche tempo fa Ruggero Guarini ha proposto (sul Foglio ) la teoria secondo cui «la democrazia non è altro che il diritto all’impostura, il quale non è, naturalmente, il diritto alla truffa». E cosa è allora? «È semplicemente il diritto di ognuno di noi a raccontare tutte le balle (amorose, religiose, filosofiche, politiche, artistiche, culturali e simili) che preferisce; nonché a trarne ogni possibile vantaggio personale, sia materiale (quattrini) che spirituale (ammirazione, successo, gloria e altri allori)». E dopo aver messo alla berlina - con argomentazione stringente - gli «incapaci», cioè le potenziali vittime di tali balle, Guarini sentenziò: «Propongo di definire democratici soltanto quei regimi che, al proposito di permettere agli umani di raccontare o bersi qualsiasi balla, possono dirsi fondati sul diritto all’impostura, e fascisti (rossi o neri) tutti quegli altri regimi che, allo scopo di imporre soltanto le balle che piacciono a loro, possono dirsi fondati sul divieto dell’impostura, ossia sul diritto a una sola balla, detta anche balla unica di Stato».
 
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h1de
view post Posted on 28/10/2007, 09:20




CITAZIONE (almylai @ 27/10/2007, 17:35)
Secondo una nota classificazione fatta da Elio Vittorini, esistono due tipi di fascismo: uno "nero" e uno "rosso".
Poi c'è chi è arrivato ad argomentare meglio su questa distinzione. Per cui la vera differenza è solo fra chi è democratico e chi non lo è.
E la vera democrazia è quella che garantisce il diritto al dissenso (rispetto alle politiche di governo).
Chi non garantisce questa libertà è semplicemente un fascista (rosso o nero, poco importa).

Qualche tempo fa Ruggero Guarini ha proposto (sul Foglio ) la teoria secondo cui «la democrazia non è altro che il diritto all’impostura, il quale non è, naturalmente, il diritto alla truffa». E cosa è allora? «È semplicemente il diritto di ognuno di noi a raccontare tutte le balle (amorose, religiose, filosofiche, politiche, artistiche, culturali e simili) che preferisce; nonché a trarne ogni possibile vantaggio personale, sia materiale (quattrini) che spirituale (ammirazione, successo, gloria e altri allori)». E dopo aver messo alla berlina - con argomentazione stringente - gli «incapaci», cioè le potenziali vittime di tali balle, Guarini sentenziò: «Propongo di definire democratici soltanto quei regimi che, al proposito di permettere agli umani di raccontare o bersi qualsiasi balla, possono dirsi fondati sul diritto all’impostura, e fascisti (rossi o neri) tutti quegli altri regimi che, allo scopo di imporre soltanto le balle che piacciono a loro, possono dirsi fondati sul divieto dell’impostura, ossia sul diritto a una sola balla, detta anche balla unica di Stato».

Esattamente a Vittorini stavo pensando
 
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Chaos Phoenix
view post Posted on 29/10/2007, 21:10




CITAZIONE (almylai @ 27/10/2007, 17:35)
Qualche tempo fa Ruggero Guarini ha proposto (sul Foglio ) la teoria secondo cui «la democrazia non è altro che il diritto all’impostura, il quale non è, naturalmente, il diritto alla truffa». E cosa è allora? «È semplicemente il diritto di ognuno di noi a raccontare tutte le balle (amorose, religiose, filosofiche, politiche, artistiche, culturali e simili) che preferisce; nonché a trarne ogni possibile vantaggio personale, sia materiale (quattrini) che spirituale (ammirazione, successo, gloria e altri allori)». E dopo aver messo alla berlina - con argomentazione stringente - gli «incapaci», cioè le potenziali vittime di tali balle, Guarini sentenziò: «Propongo di definire democratici soltanto quei regimi che, al proposito di permettere agli umani di raccontare o bersi qualsiasi balla, possono dirsi fondati sul diritto all’impostura, e fascisti (rossi o neri) tutti quegli altri regimi che, allo scopo di imporre soltanto le balle che piacciono a loro, possono dirsi fondati sul divieto dell’impostura, ossia sul diritto a una sola balla, detta anche balla unica di Stato».

Molto veritiero.
Sempre balle sono eh.

Riferito al titolo:
Cos'è un ossimoro?
O una contraddizione?
:solo:
 
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tosco90
view post Posted on 4/11/2007, 09:53




CITAZIONE
Mah, il fascismo nell'alveo della sinistra militarista, con i Fasci di Combattimento. Ma la deriva squadrista l'ha posta come forza reazionaria

Veramente lo squadrismo è rappresentativo del fascismo di sinistra. Gli squadristi sono proprio quelli che sono stati allontanati dal partito per attuarne la deriva a destra.

CITAZIONE
Sul fatto che Mussolini volesse aprire le relazioni con i socialisti ho molti dubbi, visto che il successo del fascismo nasce nella lotta senza quartiere contro i socialisti e le leghe rosse.

Di certo non voleva aprire le relazioni con i socialisti materialisti (ed è stato espulso dal partito socialista perché non accettò questa influenza marxista). Quindi, era contro il Partito Socialista, ma non contro il socialismo.

CITAZIONE
Ad ogni modo, in che modo si distingue, oggi, un fascista di sinistra da uno di destra?

I fascisti di destra sono concentrati sul lato spirituale, spesso si rifanno a Julius Evola (che per ora non conosco benissimo), possono essere per l'imposizione religiosa, sono razzisti o sentono il razzismo spirituale ovvero il fatto che tra persone di culture/comunità differenti l'integrazione se possibile sarebbe deleteria. I fascisti di sinistra rifiutano apertamente il razzismo come superiorità di una razza verso l'altra (anche se questo non nega il razzismo spirituale), non danno importanza alla religione di un popolo, denunciano l'usura, le banche, gli imbrogli monetari, possono essere ecologisti e animalisti. Queste comunque non sono da considerare "differenze" in senso stretto quanto differenza delle cose a cui si dà importanza. E la suddivisaione non è netta, io ho solo fatto esempi delle idee del fascismo che sono di destra e di quelle che sono di sinistra.
Per fare un esempio pratico Forza Nuova è il tipico esempio di facismo reazionario, mentre Movimento Fascismo e Libertà che io sappia è il movimento fascista più di sinistra in Italia.

CITAZIONE
Poi c'è chi è arrivato ad argomentare meglio su questa distinzione. Per cui la vera differenza è solo fra chi è democratico e chi non lo è.
E la vera democrazia è quella che garantisce il diritto al dissenso (rispetto alle politiche di governo).
Chi non garantisce questa libertà è semplicemente un fascista (rosso o nero, poco importa).

Intendi dire che ogni regime può esser definito fascista se non è democratico? Allora non fai altro che usare la parola "fascista" per i tuoi comodi, perché non vuolo dire quello che intendi tu. Purtroppo ci inculcano fin dall'infanzia l'equazione fascismo=dittatura, ma la dittatura è solo io modo in cui si è esplicato il fascismo. Il fascismo non consiste nel "comandare", il fascismo è communitarismo spirituale ed economico. Noi non abbiamo nulla in contrario ad attuarlo nella democrazia.
Poi per quel che mi riguarda il diritto al dissenso non è il bene di per sé ma è utile solo se porta al bene, e siccome non sempre ci porta, beh è solo funzionale.

CITAZIONE
nonché a trarne ogni possibile vantaggio personale, sia materiale (quattrini) che spirituale (ammirazione, successo, gloria e altri allori

Nella vostra società democratica il "bene" invece è rappresentato solo dall'avere: nessun uomo moderno avrebbe dubbi su cosa scegliere fra una macchina nuova, o l'ammirazione e il successo, e (per fare giusto qualche esempio) il controllo di sé o la morigeratezza.
Non solo l'avere ha inquinato il mondo materiame ma anche quelle che si pensano siano le cose "spirituali"! Penso che il fascismo abbia un concetto di spiritualità molto più vicino a quello dello Zen e della psicosintesi.
 
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Chaos Phoenix
view post Posted on 5/11/2007, 22:07




Il fascismo rappresenta la violenza.
Oppure esiste anche un fascismo pacifista?

E il razzismo spirituale,il pregiudizio nei confronti delle idee diverse,è molto di sinistra in effetti.


Il fascismo come lo zen...Il paladino della spiritualità..

L'ammirazione e la morigeratezza fanno parte rispettivamente della vanità e della moralità(discutibile,come ogni morale),non della spiritualità.


Il fascismo di cui parlate voi,non è altro che una rigidissima morale,con lo scopo di ingabbiare gli uomini,invece di renderli liberi.
 
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tosco90
view post Posted on 7/11/2007, 23:33




CITAZIONE
Il fascismo rappresenta la violenza.
Oppure esiste anche un fascismo pacifista?

Ti fanno credere che il fascismo sia la dittatura e la violenza ma non vedo proprio perché debba essere così. Guada un po' qua...

CITAZIONE
E il razzismo spirituale,il pregiudizio nei confronti delle idee diverse,è molto di sinistra in effetti.

Forse non mi sono spiegato. Quello è razzismo ideologico, e, sì, è la cosa peggiore della sinistra attuale. Il razzismo spirituale sta nel prendere atto delle differenze spirituali tra le stirpi, questo non implica pensare che una sia superiore. Se per te "razzismo" vuol dire pretesa di superiorità a prescindere, allora non sono razzista secondo la tua definizione ;)

CITAZIONE
L'ammirazione e la morigeratezza fanno parte rispettivamente della vanità e della moralità(discutibile,come ogni morale),non della spiritualità.

La morigeratezza può esser vissuta come imposizione morale (...ma da chi?), ma è senza dubbio spirituale. Se io ho voglia di bere un caffè ma non lo faccio per il puro proposito di imparare a non soccombere alle domande del corpo, allora impongo la mia Volontà contro il mio ego personale e ciò è spirituale.
 
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Chaos Phoenix
view post Posted on 10/11/2007, 20:00




CITAZIONE (tosco90 @ 7/11/2007, 23:33)
CITAZIONE
Il fascismo rappresenta la violenza.
Oppure esiste anche un fascismo pacifista?

Ti fanno credere che il fascismo sia la dittatura e la violenza ma non vedo proprio perché debba essere così. Guada un po' qua...

Non portarmi prove del fatto che altri siano stati violenti per dire che i fascisti non sono violenti.
Il fascismo è per la guerra.Il fascismo è per la pena di morte.Il fascismo è per l'imposizione.E,cosa non meno grave,come si evince dalle tue parole,il fascismo è per la repressione di stimoli fisici,tipici dell'essere umano,in nome di una presunta spiritualizzazione,che altro non è che auto(più o meno)-imposizione.
Il fascismo si propone di disumanizzare l'uomo,rendendolo qualcosa di superiore,ma superiore a cosa?
In realtà il suo unico scopo(in termini morali,o pseudo-spirituali) è quello di plasmare un cittadino sottomesso,pronto all'obbedienza,forte coi deboli,e debole coi forti.

Per me puoi dire quello che vuoi,ma non puoi negare che il fascismo si ponga come ideologia violenta,fa parte della sua stessa natura,è lampante.


Parlando del concetto di patriottismo..non implica forse una discriminazione?


Il razzismo ideologico un concetto di sinistra?..Temo di non aver capito.
 
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colonnello o'Malley
view post Posted on 16/12/2007, 06:56




CITAZIONE (tosco90 @ 26/10/2007, 21:04)

Decisamente troppo lungo
 
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Littorio87
view post Posted on 18/12/2007, 20:52




CITAZIONE
Non portarmi prove del fatto che altri siano stati violenti per dire che i fascisti non sono violenti.
Il fascismo è per la guerra.Il fascismo è per la pena di morte.Il fascismo è per l'imposizione.E,cosa non meno grave,come si evince dalle tue parole,il fascismo è per la repressione di stimoli fisici,tipici dell'essere umano,in nome di una presunta spiritualizzazione,che altro non è che auto(più o meno)-imposizione.
Il fascismo si propone di disumanizzare l'uomo,rendendolo qualcosa di superiore,ma superiore a cosa?
In realtà il suo unico scopo(in termini morali,o pseudo-spirituali) è quello di plasmare un cittadino sottomesso,pronto all'obbedienza,forte coi deboli,e debole coi forti.

nn vorrei essere offensivo!
ma mi sa che nn sei bene informato!
o lo sei dal solito sessantottino strafatto
 
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Aerosliger
view post Posted on 22/12/2007, 16:50




CITAZIONE (tosco90 @ 26/10/2007, 21:04)

Fascisti di sinistra.

Cosa vuol dire?
Con fascisti intende coloro che appoggiano il social-fascismo.
Di sinistra perché, evidentemente, si tende a personificare la sinistra con il bene. Cosa che non è.
 
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Caio Giulio Aquila
view post Posted on 15/1/2008, 15:43




CITAZIONE (Chaos Phoenix @ 10/11/2007, 20:00)
Non portarmi prove del fatto che altri siano stati violenti per dire che i fascisti non sono violenti.
Il fascismo è per la guerra.Il fascismo è per la pena di morte.Il fascismo è per l'imposizione.E,cosa non meno grave,come si evince dalle tue parole,il fascismo è per la repressione di stimoli fisici,tipici dell'essere umano,in nome di una presunta spiritualizzazione,che altro non è che auto(più o meno)-imposizione.
Il fascismo si propone di disumanizzare l'uomo,rendendolo qualcosa di superiore,ma superiore a cosa?
In realtà il suo unico scopo(in termini morali,o pseudo-spirituali) è quello di plasmare un cittadino sottomesso,pronto all'obbedienza,forte coi deboli,e debole coi forti.

Per me puoi dire quello che vuoi,ma non puoi negare che il fascismo si ponga come ideologia violenta,fa parte della sua stessa natura,è lampante.


Parlando del concetto di patriottismo..non implica forse una discriminazione?


Il razzismo ideologico un concetto di sinistra?..Temo di non aver capito.

Basta conoscere un pò di storia, per smontare ciò che dici, che nasce solo da un pregiudizio ingiustificabile.

Innanzitutto: la violenza politica in Italia fu un uso che tutti i politici usarono dal dopo Cavour, con Rudinì, in modo sistematico da Crispi, fino a Nitti, che aveva denunciato per tantissimo tempo questo cose fino a rinunciarvi ed ad essere sepolto elettoralmente quando andò ad elezioni nel dopo guerra.
La violenza con bande armate fu ripresa ed attuata in grande stile, ma in modo molto sterile, dal Partito Socialista, nel famoso bienno rosso: intimidazioni, violenze durissimi che non fecere che provocare una ondata di odio nel paese.
Gli stessi contemporanei, spesso, ne furono consapevoli, vedi Turati.

Effetto: la controparte si organizzò in squadre armate, che dapprima si difesero soltanto, poi aggredirono, ed in modo più sistematico, i socialisti. Questi sono i fascisti.

Ma il fascismo, proprio per la sua eterogeneità non si può definire né di destra, né di sinistra, né dargli una collocazione politica: è un movimento di raccoglimento, fascio, di insofferenza, che con la forza, cosa che deploro, ha applicato la teoria del riscatto sociale dalle persone alle nazioni.
Secondo il pensiero Mussoliniano, di fatti, l'insieme si sovrappone all'individuo, quindi la misera (e non solo materiale, a suo parere) in cui si trovava l'italia era la misera del suo popolo.

Il fascismo doveva con la forza spezzare le catene della misera italiana.
Penso che così, in poche parole, si possa spiegare l'obbiettivo e il fine del fascismo secondo chi lo fece e lo fondò. Che poi ci fossero interessi personali è indubbio.... ma d'altronte, c'è sempre un'altra vergognosa medaglia: la dittatura ed il fallimento del regime.... "gli italiani del '18 erano migliori di questi, non è un bel risultato per il regime, ma è così" cit. Benito Mussolini, 1943.
 
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Chaos Phoenix
view post Posted on 15/1/2008, 22:02




Non stiamo parlando di cosa tu pensi che il fascismo sia,ma di cosa è stato.
Se tu sapessi un po' di storia,sapresti che i movimenti squadristi inizialmente non nascono contro i socialisti,ma proprio da un'ala dei socialisti,i socialisti rivoluzionari,che per i loro metodi eccessivi vennero isolati dal resto dei socialisti,massimalisti e riformisti.
Con ciò non voglio dire che i socialisti non abbiano commesso violenze durante il biennio rosso.
Ti vorrei ricordare che Mussolini e Bissolati ad esempio erano socialisti rivoluzionari.

Studia.
Prima di parlare di storia.
 
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Caio Giulio Aquila
view post Posted on 17/1/2008, 22:46




CITAZIONE (Chaos Phoenix @ 15/1/2008, 22:02)
Non stiamo parlando di cosa tu pensi che il fascismo sia,ma di cosa è stato.
Se tu sapessi un po' di storia,sapresti che i movimenti squadristi inizialmente non nascono contro i socialisti,ma proprio da un'ala dei socialisti,i socialisti rivoluzionari,che per i loro metodi eccessivi vennero isolati dal resto dei socialisti,massimalisti e riformisti.
Con ciò non voglio dire che i socialisti non abbiano commesso violenze durante il biennio rosso.
Ti vorrei ricordare che Mussolini e Bissolati ad esempio erano socialisti rivoluzionari.

Studia.
Prima di parlare di storia.

Benissimo, evidentemente la storia la studio meglio allora. Chissà. Io ho riportato una tesi condivisa che è quella di Indro Montanelli.

Comunque, pazienza.

Innanzitutto: per i primi i socialisti si organizzarono in squadre di violenza e questo è un dato storico. La reazione delle cosidette squadraccie fasciste fu per iniziativa di coloro che si posero come naturale controparte;

"L'altro partito di massa di cui si tutto lasciava presagire il grande successo era naturalmente quello socialista che, in un paese stanco di guerra, beneficiava del fatto di esservisi sempre opposto. [...] Imbaldanzito dai crescenti successi della propaganda, esso si diede in braccio a una direzione estremista capeggiata da Serrati. Questi voleva inaugurare i Soviet sull'esempio dei "compagni" russi, di cui sapeva nulla o quasi. [...]
In questo clima di demagogico oltranzismo, il partito prese alcune decisioni che di lì a poco si sarebbero rilevate rovinose. Una fu quella d'intensificare la campagna contro la guerra proprio nel momento in cui questa volgeva al suo vittorioso epilogo scatenandone un'altra non solo contro coloro che l'avevano voluto, ma anche contro coloro che l'avevano fatta come semplici soldati di leva [...] che, tornati delusi dalle trincee, non chiedevano di meglio che arruolarsi sotto la bandiera rossa, e invece ne furono respinti come "complici della borghesia". [...]
anche Lenin e Trotzki pronunciarono giudizi di fuoco contro tanta idiozia e inettitudine [...]
un gruppo dirigente il quale voleva nello stesso tempo le poltrone di deputato e le barricate, e che credeva di risolverla includendo nella lista dei candidati alcuni disertori di guerra e scatenenando una campagna di violenze e d'intimidazioni.
Tutto questo faceva il giuoco di Mussoli, che sempre più vedeva affluire nei suoi Fasci [...] borghesi moderati impauriti dalle provocazioni di Serrati e compagni, e molti reduci di guerra che, pronti ad accorrere sotto la bandiera del socialismo, se ne vedevano non solo respinti, ma sbeffeggiati e qualche volta bastonati. [...] le squadre fasciste erano le sole che riuscivano a rintuzzare le violenze socialiste. Perché nel '19 le violenze venivano da quella parte."

Senza la violenza socialista, i fasci non avrebbero avuto molta strada da fare.

Per la parte teorica, bravo il mio furbone, sei totalmente fuori: ho riportato la dialettica mussoliniana, secondo il pensiero puramento mussoliniano.
Dovessi dare un mio giudizio sarebbe molto più complicato. Io stesso ne condanno molto aspetti.
Ma tu sconosci il fascismo e la sua ideologia in toto, mi sa.... :situ:

 
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17 replies since 26/10/2007, 21:04   1247 views
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