"Governi laici strappate il velo"

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L'Avvocato del Diavolo
view post Posted on 12/11/2007, 12:54




Governi laici strappate il velo
Discrimina le donne e minaccia la democrazia

di MARIO VARGAS LLOSA

La Generalitat, ossia il governo autonomo della Catalogna, ha obbligato una scuola pubblica di Gerona ad ammettere ai corsi Shaima, una bimba marocchina di otto anni, che da una settimana non frequentava le lezioni perché le autorità scolastiche le avevano proibito d’entrare in classe fino a quando avesse continuato a indossare la hiyab, il velo islamico. Il direttore aveva preso questa decisione richiamandosi al regolamento dell’istituto che, in tema d’abbigliamento degli studenti, vieta «qualsiasi elemento discriminatorio». Per parte sua la Generalitat considera che «il diritto all’istruzione» deve avere la prevalenza sulle norme interne degli istituti.

A differenza di quanto accade in paesi come la Francia o il Regno Unito, nei quali, in riferimento all’uso del velo islamico nelle scuole, esistono leggi precise, in Spagna non c’è una legislazione al riguardo e, sino a ora, il permesso o il divieto di indossarlo era lasciato alla discrezionalità dei singoli istituti. Quanto è accaduto con la bimba marocchina stabilisce, ora, un precedente che, se prevalesse e si estendesse, aprirebbe le porte dell’istruzione pubblica ai cosiddetti multiculturalismo e comunitarismo. Una prospettiva, a mio giudizio, estremamente pericolosa per il futuro della cultura della libertà in Spagna.

Indubbiamente non si tratta d’una questione semplice. Il velo islamico non è un semplice velo che una bimba di otto anni decide liberamente di mettersi sul capo perché le piace o pesche giudica più comodo tenere i capelli nascosti piuttosto di metterli in mostra. E’ il simbolo d’una religione nella quale la discriminazione della donna è ancora, disgraziatamente, più forte che in nessun’altra: una tradizionale tara dell’umanità dalla quale la cultura della libertà è stata capace di liberarci in grande misura, seppure non totalmente, grazie a un lungo processo di lotte politiche, ideologiche e istituzionali che sono riuscite a cambiare mentalità e comportamenti e a fissare leggi destinate a porle un freno. Tra queste importanti conquiste c’è il laicismo, uno dei pilastri su quali poggia la democrazia. Lo Stato laico non è ostile alla religione. Al contrario garantisce a tutti i cittadini il diritto di credere e praticare la propria religione senza subire interferenze, sempre che queste pratiche non infrangano le leggi poste a garanzia della libertà, dell’uguaglianza e degli altri diritti umani che sono la ragione dell’esistenza dello stato di diritto.

Il velo islamico nelle scuole pubbliche è una testa di ponte grazie alla quale i nemici del laicismo, dell’uguaglianza fra uomo e donna, della libertà religiosa e dei diritti umani pretendono di ritagliarsi spazi d’autentica extraterritorialità legale e morale all’interno delle democrazie: qualcosa che, se queste l’accettassero, potrebbe condurle al suicidio.

Il multiculturalismo parte da un presupposto falso che bisogna respingere, senza prestarsi a equivoci: che, cioè, tutte le culture, per il fatto stesso di esistere, siano equivalenti e degne di rispetto. Non è vero. Ci sono alcune culture più evolute e moderne di altre. La Francia, paese in cui il tema del velo islamico è al centro di vecchi e intensi dibattiti, ha dato un buon esempio agli altri stati democratici proibendo per legge, sin dal 2004, «l’esibizione di oggetti di carattere religioso all’interno di scuole e istituti pubblici». All’inizio questa decisione è stata considerata, da qualche presunto «progressista», come reazionaria e basata su un pregiudizio verso gli immigrati d’origine musulmana. Non lo era. Al contrario, il suo significato profondo consiste nel dare a tutti - stranieri e autoctoni, di qualsiasi razza, cultura o religione - l’opportunità di lavorare e di vivere in Francia, in un contesto di legalità e di libertà che consenta loro di continuare a praticare tutte le proprie credenze e le proprie usanze purché non in contrasto con le leggi vigenti.

Chi si fa paladino del multiculturalismo e del comunitarismo ha un’idea statica delle culture, smentita dalla storia. Anch’esse si evolvono, in concomitanza con i progressi della scienza e gli interscambi, sempre più frequenti nel mondo moderno, di idee e di conoscenze che, a poco a poco, trasformano convinzioni, pratiche, credenze, superstizioni, valori e pregiudizi. Un musulmano moderno, diciamo del Libano o del Cairo, ha ben poco a che spartire con i musulmani integralisti del Darfur che radono al suolo villaggi e bruciano intere famiglie perché le giudicano pagane: applicare loro la stessa etichetta culturale è assurdo, proprio come considerare identici, per il solo fatto che sono cristiani, i cattolici generalmente tolleranti e democratici delle società aperte dei nostri giorni e gli inquisitori e i crociati medievali che torturavano e assassinavano in nome della croce.

Se i paesi democratici vogliono, in qualche modo, offrire il proprio aiuto affinché la religione musulmana sperimenti lo stesso processo di secolarizzazione che ha permesso alla Chiesa cattolica di adeguarsi alla cultura democratica, il comportamento peggiore che potrebbero tenere sarebbe rinunciare a conquiste così importanti come il laicismo e l’uguaglianza, per non apparire etnocentrici e portatori di pregiudizi.

Nelle foto di queste ore Shaima, la bimba marocchina di otto anni, sorride felice con i suoi grandi occhi perché potrà andare a scuola indossando quel velo che, come le insegnato la nonna, le brave credenti devono sempre portare. Continuerà a essere tanto felice, adesso che è diventata, all’interno della sua scuola, l’eccezione che conferma la regola? Io credo che quelle anime buone della Generalitat catalana l’abbiano condannata all’infelicità.

Copyright El País

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezion...26776girata.asp

E voi, che cosa ne pensate?
 
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SocialEma
view post Posted on 12/11/2007, 14:32




questo è un tema molto delicato...da una parte ognuno è libero di vestire come vuole e professare la propria religione in libertà...d'altra parte spesso il velo è un'imposizione fatta dai genitori....quindi il fatto di non discriminare porta alla discriminazione...poi c'è il fatto che tutti devono essere riconoscibili...per cui sono vietati passamontagna e burka...ma questa credo sia un'altra storia....
 
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Chaos Phoenix
view post Posted on 12/11/2007, 21:49




Secondo me bisognerebbe lasciare loro la libertà di praticare l'usanza,ma tutelare al tempo stesso chi voglia sottrarsene.E lo dico a malincuore,perché non mi piace vedere donne in giro col burka,però bisogna rispettare le usanze delle culture altrui,se non sono violente e/o lesive per la dignità umana.
 
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SocialEma
view post Posted on 13/11/2007, 16:03




si...la penso anche io cosi...ma non è affatto facile...
 
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DR_PanG
view post Posted on 13/11/2007, 19:17




non credo che "strappare" qualcosa sia sintomo di apertura di idee...
 
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SocialEma
view post Posted on 13/11/2007, 19:20




?????
 
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DR_PanG
view post Posted on 13/11/2007, 20:24




CITAZIONE
Governi laici strappate il velo

mi riferivo a questo...
 
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alienerik
view post Posted on 26/12/2007, 20:14




m... cme potee vedere io son una vosta nemica...a non mettiamola subitocme litigata....vi do cosa penso...
la bambinaa 8 anni nn puo mettere il velo a scuola pevia di determinate scelte presedal direttore o qualcun'atro...
E' verissimo! L'istruione e' importantissima! piu' di altre cose banali...e allora sorge un dubbio...perche' allora i genitori non hano permesso alla figlia di andare comunque a scuola? Non sembra che i genitori siano cosi' interessati all'istruzione della propria figliA (sottolieo FIGLIA perche' nela loro cultura i maschi sono liberi di fre qulsiasi cosa) quindi noi dovremmo essere tolleranti per permettere la loro istruzione? veete questa ecisione credo non nsia stata presa solo pr una cosa banale coe il velo! ma solo una decisione per prevenire quello che questi musulmani (rispettabilissima cultura la loro ma forse troppo arcaica per questo millennio) otrebbero volererichiedere come stann facedo in qusti tempi....insomma....una volta non mandano la figli perche' deve portare ilvelo e deunciano il direttore come razzista....avranno la ossibilita' del velo...allora chiederanno il burka....stessa storia ( per altro il burka sara' anche della lo cultura ma qui in europa non e' alroche un impedimento al controlo alle dogane o ai luog pubblici in quanto chiunqe potrebbnascondere bombe sotto il burkae non essere controllato dagli geni con la scusa "e' la mia cultra e non hai dirtto di vedere che ho qui sotto") e quindi ciederanno altre cose ed altre ancoa al punto che NOI PERSONE CHE RISPETIAMO TUTTE LE CULTUTRE MA VOGLIAMO MANTENERE LE NOSTRE LEGGI LA NOSTRA CULTURA DOBBIAMO ADEGUARCI LORO QUELI CHE DOVREBBERO VENIRE QUI PER INTEGRARSI E NON PER INVADERCI FACENDO PASSARE, CHI VUOLE CONERVARE TTTE LE CULTURE MA CON ORDINE E SENZA METTERE RISCHIO QUELLE CHE SONO LE NOTE RELIGIONI LA OSTRA CUTURAE LE NOSTRE LEGGI, PER RAZZISTA...PERCHE' A QUESTO PUNTO RAZZISTI SIETE VOI E RINNEGATE TUTTO QUELLO CHE LA STORIA LA CULTURA E I NOSTRI ATEATI CI HANNO DATO COME PRINCPI DOVERI E ORGGLIO.

Vediamo sara' interessante aver delle discussioni( non offensive) tra 2 parti che non la pensano allo stesso modo.

saluti...aspetto le vostre risposte...
la Padana milanista
 
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Chaos Phoenix
view post Posted on 26/12/2007, 21:55




Mi sembra che la tue siano più paure che argomentazioni.



Razzisti sono coloro che discriminano,non rigirare la frittata.
La lega discrimina.
Nessuno dice che noi dobbiamo adattare le nostre leggi,ma ci deve anche essere quella cosa chiamata integrazione.
Cosa ci costa concedere loro di portare avanti le loro usanze,finché esse non sono dannose?


@PanG
Concordo,strappare è un atto violento.
 
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SocialEma
view post Posted on 27/12/2007, 00:05




CITAZIONE
la bambinaa 8 anni nn puo mettere il velo a scuola pevia di determinate scelte presedal direttore o qualcun'atro...
E' verissimo! L'istruione e' importantissima! piu' di altre cose banali...e allora sorge un dubbio...perche' allora i genitori non hano permesso alla figlia di andare comunque a scuola? Non sembra che i genitori siano cosi' interessati all'istruzione della propria figliA (sottolieo FIGLIA perche' nela loro cultura i maschi sono liberi di fre qulsiasi cosa) quindi noi dovremmo essere tolleranti per permettere la loro istruzione? veete questa ecisione credo non nsia stata presa solo pr una cosa banale coe il velo! ma solo una decisione per prevenire quello che questi musulmani (rispettabilissima cultura la loro ma forse troppo arcaica per questo millennio) otrebbero volererichiedere come stann facedo in qusti tempi....insomma....una volta non mandano la figli perche' deve portare ilvelo e deunciano il direttore come razzista....avranno la ossibilita' del velo...allora chiederanno il burka....stessa storia ( per altro il burka sara' anche della lo cultura ma qui in europa non e' alroche un impedimento al controlo alle dogane o ai luog pubblici in quanto chiunqe potrebbnascondere bombe sotto il burkae non essere controllato dagli geni con la scusa "e' la mia cultra e non hai dirtto di vedere che ho qui sotto")

beh...anche io la penso così...ed è anche la tesi dell'articolista...

CITAZIONE
NOI PERSONE CHE RISPETIAMO TUTTE LE CULTUTRE MA VOGLIAMO MANTENERE LE NOSTRE LEGGI LA NOSTRA CULTURA DOBBIAMO ADEGUARCI LORO QUELI CHE DOVREBBERO VENIRE QUI PER INTEGRARSI E NON PER INVADERCI FACENDO PASSARE, CHI VUOLE CONERVARE TTTE LE CULTURE MA CON ORDINE E SENZA METTERE RISCHIO QUELLE CHE SONO LE NOTE RELIGIONI LA OSTRA CUTURAE LE NOSTRE LEGGI, PER RAZZISTA...PERCHE' A QUESTO PUNTO RAZZISTI SIETE VOI E RINNEGATE TUTTO QUELLO CHE LA STORIA LA CULTURA E I NOSTRI ATEATI CI HANNO DATO COME PRINCPI DOVERI E ORGGLIO.

noi chi? se ti riferisci alla lega beh...non mi sembra rispetti molto la cultura altrui...soprattutto la musulmana...a cominciare dalla pipi dei maiali sulle moschee (che poi era inutile allo scopo che voleva ottenere) agli insulti del tipo "i musulmani sono un cancro" che dire razzisti è poco...il cancro non sono i musulmani, sono i leghisti. secondo me non ci dobbiamo adattare noi ne si devono adattare loro, dobbiamo venirci incontro perche ognuno possa vivere la propria vita, la propria religione e la propria cultura in pace e senza interferenze rispettando a vicenda la cultura altrui senza violare la dignità e la libertà degli altri. la nostra di religione non è a rischio...o meglio è a rischio perche siamo un paese di ipocriti e falsi moralisti...ma questo non è colpa dei musulmani che sono molto piu religiosi di noi...e comunque noi non mi pare che rinneghiamo la nostra cultura...anzi...i nostri valori sono quelli fondativi del mondo occidentale: liberalismo, democrazia, socialismo.....

Edited by SocialEma - 27/12/2007, 10:29
 
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DR_PanG
view post Posted on 27/12/2007, 00:11




non flammate...
 
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SocialEma
view post Posted on 27/12/2007, 00:17




che vuol dire?
 
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DR_PanG
view post Posted on 27/12/2007, 00:18




non vi bisticciate ;)
 
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SocialEma
view post Posted on 27/12/2007, 00:20




ah certo...nono...mi sembra di aver risposto in modo abbastanza corretto ed educato...
 
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13 replies since 12/11/2007, 12:54   196 views
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