Kosovo, truppe Nato resteranno

Kosovo, truppe Nato resteranno
L'Onu pronta a esaminare situazione

Si sono concluse con un nulla di fatto le trattative tra kosovari di etnia albanese e serba sul futuro della regione. Alla fumata nera è seguita la decisione della Nato, non ancora confermata formalmente, di restare ancora in Kosovo indipendentemente dalle decisioni di chi siede al tavolo delle trattative. Anche l'Onu sta esaminando la questione che tornerà al Palazzo di Vetro sabato.

Il segretario generale delle nazioni Unite, Ban Ki-Moon ha annunciato che la questione del futuro del Kosovo sarà esaminata sempre sabato al palazzo di vetro, in anticipo rispetto alla scadenza del 10 dicembre. "Domani mi vedrò con i delegati della trojka (Usa, Russia e Ue)", ha dichiarato Ban Ki-Moon. I rappresentanti del gruppo consegneranno al segretario generale dell'Onu il rapporto sulle ultime trattative tra kosovari di etnia albanese e serbi, che si sono concluse con un nulla di fatto.

E sulla questione del Kosovo interviene anche il ministro degli Esteri italiano Massimo D'Alema. "In Europa sul Kosovo ci sono posizioni diverse, ma bisogna cercare di mantenere al massimo l'unità europea". Per D'Alema è importante che le sensibilità diverse soprattutto sul riconoscimento dell'indipendenza, che ci sono tra i 27 siano rispettate, "ma dobbiamo cercare - ha insistito - di mantenere il massimo di unita' europea".

D'Alema prospetta anche la possibilità che vi possa essere anche una missione militare dell'Unione europea in Kosovo con un contingente che lavori da forza di pace. Al vertice europeo del 14 potrebbe essere presa una decisione sui tempi di invio della missione europea. secondo il ministro si parla di 1.800 uomini.

La forza Nato
La Kosovo Force (KFOR) è una forza militare internazionale, guidata dalla Nato, che ha l'obiettivo di stabilizzare il Kosovo, provincia serba sotto amministrazione Onu dal 1999. La Kfor entrò in Kosovo il 12 giugno 1999 su mandato delle Nazioni Unite, due giorni dopo l'adozione, da parte del Consiglio di Sicurezza, della Risoluzione 1244. All'epoca il Kosovo stava affrontando una grave crisi umanitaria, con scontri quotidiani tra le forze militari dell'allora Repubblica Federale di Jugoslavia e le forze paramilitari dell'Uck (Esercito di Liberazione del Kosovo). A oggi la Kfor può contare su circa 16mila uomini provenienti da 34 paesi, di cui 2.395 italiani, il contingente più numeroso. La Kfor è divisa in 5 comandi.