DR_PanG |
|
| Norvegia, quote rosa non riempite: a rischio chiusura un quarto delle imprese Il ministro Manuela Ramin-Osmundsen: «Rispetteremo le procedure»
ROMA - Un quarto delle imprese norvegesi è a rischio chiusura. Il motivo? La mancata ottemperanza delle quote rosa. Nel Paese dei fiordi la legge prescrive che almeno il 40% dei posti nei consigli d’amministrazione delle società sia riservato alle dirigenti donne. Una norma contestatissima e non rispettata dal 25% delle aziende della Norvegia. E il tempo stringe: le imprese del Paese scandinavo dovrebbero adeguarsi entro la fine del 2007. Sono 487 le società in Norvegia, di cui 175 quotate alla Borsa di Oslo, segnala il quotidiano britannico Guardian. La legge risale al 2003 ed è stata efficace: nel 2001 le donne dirigenti erano il 6% del totale, oggi sono il 37%.
NESSUNA INDULGENZA - Il che fa della Norvegia la nazione con le imprese più «rosa» al mondo; seconda giunge la Svezia con il 19%; negli Stati Uniti la percentuale delle donne che siedono nei cda è al 15%. «Questi risultati non sarebbero stati ottenuti senza il sistema delle quote» ha sottolineato il ministro dell’uguaglianza fra i generi (che in Italia si direbbe «pari opportunità»), Manuela Ramin-Osmundsen. «Si era cercato per vent’anni di aumentare il numero delle donne nei cda e senza risultati». E la signora ministro non prevede indulgenze.
«RISPETTEREMO LE PROCEDURE» - Ora il governo intende davvero obbligare alla chiusura le imprese che non hanno rispettato le quote? Ramin-Osmundsen pare irremovibile: «La legge è chiara, rispetteremo le procedure». Sono 111 le società che non rispettano le quote, e per lo più sono nei settori delle finanze, dell’information technology, del petrolio e del gas.
LA LEGGE - La legge sulle quote rosa nell’industria in Norvegia nasce da un femminista improbabile: Ansgar Gabrielson, ex ministro dell’industria e politico conservatore. Che diceva: «Abbiamo uomini e donne alla pari nelle università, abbiamo donne istruite e di esperienza, come mai non arrivano ai consigli di amministrazione?». In Norvegia - anche grazie alle quota rosa in politica, applicate in passato - un terzo dei parlamentari sono donne. E sono donne metà dei ministri del governo in carico (18 in tutto). E le società? Protestarono nel 2003 quando la legge fu approvata; oggi, segnala la NHO, la Confindustria locale, si accontenterebbero di pagare una multa in caso di negligenza, invece di rischiare la chiusura.
|
| |