La Spagna zapateriana

« Older   Newer »
  Share  
L'Avvocato del Diavolo
view post Posted on 27/1/2008, 22:07




SPAGNA/ ZAPATERO ATTACCA: RESTITUIRO' 400 EURO A TUTTI - punto
"Il Pp è diviso e ha paura della diversità".



Madrid, 27 gen. (Apcom) - Il premier spagnolo José Luis Zapatero non ha tardato a mostrare ai contribuenti spagnoli - come recita lo slogan approvato ieri dal Psoe - i "Motivi per credere" nel suo partito all'atto di depositare il voto nelle urne il prossimo nove marzo: oggi, al termine della conferenza politica di due giorni in cui è stato approvato il programma elettorale socialista, ha promesso "la restituzione di 400 euro a tutti i lavoratori e pensionati che pagano l'Irpf a partire dal mese di giugno".

"E' la prima volta che un governo democratico restituisce risorse e reddito a tutti i cittadini", ha detto Zapatero parlando da un podio a forma di 'Z' davanti a una platea osannante. Il premier ha presentato la misura - che riguarderebbe 13 milioni di contribuenti - come la continuazione delle politiche sociali che hanno contraddistinto il suo esecutivo: il programma socialista prevede anche di aumentare ulteriormente i salari minimi fino a portarli a 800 euro nel 2012 (ora sono intorno ai 600) e le pensioni fino a 700 euro. Proprio nei giorni scorsi, il leader dell'opposizione del Partido popular (Pp), Mariano Rajoy, aveva annunciato di voler attuare, se eletto, un'esenzione fiscale totale per i redditi di meno di 16.000 euro all'anno (attualmente il minimo è 9.180), e una riforma dell'Irpf per ridurre l'aliquota minima dal 24% al 20% e quella massima dal 43% al 40%.

Il rallentamento dell'economia del paese iberico - con la crisi galoppante della 'locomotiva' immobiliare e disoccupazione e inflazione in aumento - è il tema principale su cui si sta giocando la campagna elettorale. "Siccome il Pp è lontano della realtà, - ha detto oggi Zapatero - i popolari ci fanno scoprire che era meglio crescere al 2,5% come quando loro lasciato governo, che al 3,8% come è adesso".

Secondo tutti gli analisti è proprio sul fronte economico che i due partiti possono sperare di contendersi i voti degli elettori indecisi, in un testa a testa che vede Psoe e Pp a pochissimi punti di distanza: secondo l'ultimo sondaggio 'ufficiale' realizzato dall'istituto demoscopico Noxa per il quotidiano 'La Vanguardia' domenica scorsa, i popolari sarebbero sotto di circa 2 punti rispetto ai socialisti (39,8% contro il 42,3%); ma oggi Rajoy ha affermato in un'intervista concessa a 'El Mundo' che secondo sondaggi interni e "confidenziali" in suo possesso, il Pp avrebbe già sorpassato il Psoe con il 40,1% dei suffragi contro il 39,9%.

Oggi comunque Zapatero ha attaccato gli avversari anche su altri fronti: "L'unità nel Pp dura poco", ha detto, riferendosi agli scontri interni e all''epurazione' del popolarissimo sindaco di Madrid, il centrista Alberto Ruiz-Gallardon, dalle liste elettorali del Pp, a favore di esponenti dell'ala dura del partito. "Se non rispettano il pluralismo a casa loro - si è chiesto il leader socialista - come la potranno rispettare nell'insieme del paese? Come capiranno differenze e diversità del nostro paese?", ha detto in riferimento alle politiche dei socialisti per aumentare l'autonomia delle regioni spagnole, rafforzate in questi anni soprattutto in Catalogna, a Valencia e in Andalusia, e ha insistito: "Nel nostro partito si parlano tutte le lingue dello Stato".

Secondo molti esperti, le elezioni potrebbero giocarsi in buona parte proprio nei grandi 'feudi' socialisti, Catalogna e Andalusia, e soprattutto nella prima, dove il Pp è dato dai sondaggi in lieve aumento. Un fenomeno molto inusuale, in una regione in cui il centro-destra si identifica soprattutto col partito nazionalista moderato Convergencia i Uniò (Ciu), mentre i popolari, identificati con la repressione della lingua e dell'autonomia locale, sono invisi alla maggior parte della popolazione e sono un partito residuale. Ma nelle elezioni del 2004, che il Psoe vinse con 16 seggi di vantaggio, 15 di questi erano stati ottenuti nelle province catalane.
 
Top
L'Avvocato del Diavolo
view post Posted on 29/1/2008, 11:30




Zapatero confirma que devolver 400 euros a los ciudadanos es un compromiso para toda la legislatura
"Tenemos una capacidad para financiar políticas sociales como nunca antes en la democracia"
 
Top
SocialEma
view post Posted on 29/1/2008, 15:59




Zapatero è semplicemente un grande...viva Zapatero, Segolene Royal, Shroeder e Blair

e Obama
 
Top
L'Avvocato del Diavolo
view post Posted on 1/2/2008, 10:18




A differenza del PD in Italia, il PSOE non le manda a dire ai vescovi...

SPAGNA/ PSOE A VESCOVI: "IMMORALE" USARE TERRORISMO IN CAMPAGNA
E ricorda che un vescovo fu intermediario tra Eta e Aznar
postato 13 ore fa da APCOM


Madrid, 31 gen. (Apcom) - Per il Partito Socialista (Psoe) spagnolo e' "Immorale" che la Chiesa spagnola utilizzi il terrorismo per fare campagna elettorale. Il Psoe ha risposto in questo modo in un comunicato al documento diffuso oggi dalla commissione permanente della Conferenza Episcopale Spagnola (Cee) in cui i vescovi hanno formulato una serie di consigli agli elettori cattolici in vista delle elezioni politiche del marzo 2008 tra cui quello di non non votare chi adotta come "interlocutore" un'organizzazione terroristica. Una raccomandazione che e' stata interpretata come un chiaro attacco al premier Jose Luis Rodriguez Zapatero.

I socialisti, che durante la legislatura che volge al termine si sono resi protagonisti dei negoziati con l'organizzazione terroristica separatista dell'Eta per una soluzione pacifica della questione basca, hanno replicato che "e' immorale che i vescovi, cosi' come il Partito Popolare (Pp), utilizzino il terrorismo per fare campagna". Inoltre, i progressisti hanno ricordato alla Cee che i governi precedenti non si differenziano dall'attuale perche' "Adolfo Suarez, Felipe Gonzalez, Jose Maria Aznar: tutti hanno dialogato con l'Eta.

Il Psoe, il cui governo e' stato criticato nello stesso comunicato dei prelati anche per la legalizzazione dei matrimoni omosessuali e per l'introduzione della materia di Educazione alla cittadinanza (assimilabile all'educazione civica) nei programmi scolastici, ha inoltre ricordato che l'ex premier conservatore Aznar si servi' durante le trattative di "un vescovo come intermediario". "Per cui -hanno concluso i socialisti riferendosi all'invito a non votare a chi ha trattato con i terroristi- si tratta di un argomento ipocrita e malintenzionato".
 
Top
SocialEma
view post Posted on 1/2/2008, 20:01




firmiamo una petizione per zapatero in italia? ahah
 
Top
Chaos Phoenix
view post Posted on 1/2/2008, 23:31




CITAZIONE (SocialEma @ 1/2/2008, 20:01)
firmiamo una petizione per zapatero in italia? ahah

Se qualcuno avesse fatto come zapatero in italia probabilmente ci sarebbe già stato un colpo di stato.
 
Top
SocialEma
view post Posted on 2/2/2008, 14:23




ahah...è vero...non ci avevo pensato....
 
Top
L'Avvocato del Diavolo
view post Posted on 2/2/2008, 15:33




firmiamo piuttosto per farci annettere dalla Spagna! :italia:
 
Top
L'Avvocato del Diavolo
view post Posted on 26/2/2008, 10:46




SPAGNA; DUELLO TV, ZAPATERO "VINCE DI MISURA" SU RAJOY, SONDAGGI

Roma, 26 feb. (Apcom) - Anche se per uno stretto margine, Josè Luis Rodriguez Zapatero ha vinto il primo dei due duelli tv previsti in campagna elettorale con lo sfidante consevatore Mariano Rajoy: lo sostengono i sondaggi commissionati dai due maggiori quotidiani spagnoli, il giorno dopo l'acceso "scontro" televisivo.

Secondo il sondaggio dell'istituto Metroscopia, realizzato per "El Paìs", il 46 per cento degli spagnoli ritiene che il leader socialista si sia imposto sul suo rivale di fronte alle telecamere; per il 42 per cento degli intervistati il vincitore virtuale è invece il leader del Partito popolare; per il 12 per cento si tratta di pareggio.

Anche secondo la ricerca dell'istituto Sigma Dos, per il quotidiano "el Mundo", il capo di governo vince "di misura" sul candidato popolare nel primo dibattito tv trasmesso ieri sera: il 45,5 per cento per cento assegna la "victoria" a Zapatero, per il 42 per cento la performance di Rajoy è stata superiore.

Il leader Psoe - secondo Sigma Dos - mantiene i consensi delle donne: è il 45,6 per cento delle spagnole a credere che Zapatero abbia vinto il duello televisivo, contro il 38,7 per cento favorevole a Rajoy.

Il dibattito è stato seguito da una media di oltre 13 milioni di telespettatori.
 
Top
L'Avvocato del Diavolo
view post Posted on 4/3/2008, 18:49




Zapatero sfida Rajoy: «Uniti contro il terrorismo»

• da Corriere della Sera del 4 marzo 2008, pag. 19

di Elisabetta Rosaspina

Condividono il nervosismo e i sorrisi di circostanza falsamente distesi, i due rivali, al loro arrivo sul ring del Palazzo municipale dei Congressi di Madrid. Si stringono la mano senza guardarsi. Magari pensano davvero di essere lì a giocarsi il posto di presidente del governo, e probabilmente non è vero.



La maggioranza degli spagnoli non cambierà idee politiche o intenzioni di voto in un'ora e tre quarti di faccia a faccia tra i due super candidati, ma le strade sono deserte come se la Spagna stesse giocando la finale di un Mundial quando, alle 22, suona il gong del secondo corpo a corpo televisivo tra il socialista José Rodriguez Zapatero, premier deciso a succedere a se stesso, e Mariano Rajoy, capo dell'opposizione e presidente dei popolari alla ricerca di una disperata rivincita, dopo la sconfitta di misura al primo incontro, otto giorni fa Le regole del gioco prevedono che sia Zapatero ad avere la prima parola per ogni round e lui comincia snocciolando i suoi progetti per la sicurezza sul lavoro, l'educazione, la convivenza nazionale: è pacato, ha ritrovato sicurezza e lascia un «libro bianco» a disposizione di tutti, anche gli internauti, con i dati che esporrà nel dibattito. In una settimana hanno imparato a non leggere gli appunti e parlare a ruota libera. Rajoy si mostra meno iroso della scorsa volta, ma sempre all'attacco: «Gli spagnoli stanno peggio di quattro anni fa. Cresce la delinquenza, la disoccupazione, il prezzo della casa». Si parla di economia, lavoro e del prezzo delle patate: «II mio obiettivo per la prossima legislatura è l'occupazione piena—promette Zapatero —, una batteria di azioni con sindacati e imprenditori».



Promette anche la restituzione di 400 euro di Irpef a contribuente e rintuzza Rajoy rimproverandogli «il suo abituale catastrofismo». Cita il «quotidiano straniero» (il Fmancial Times) che ha svelato un piano dei popolari per incoraggiare l'astensionismo elettorale. Rajoy controbatte citando lo stesso giornale laddove annuncia quattro anni difficili per chi dei due dovrà rimettere ordine negli stropicciati conti spagnoli. Litigano ancora sulla posizione della Spagna in Europa: dietro o davanti all'Italia? Ma la flemma dura una manciata di minuti: alle 22.20 già si rinfacciano, con educato astio, menzogne ed errori: «A lei, caro signore, l'economia non interessa proprio» concludono entrambi. Sulle politiche sociali, e l'immigrazione in particolare, Rajoy insiste: «Lei sta creando moltissimi problemi agli spagnoli». Zapatero risponde: «Un milione di pensioni spagnole sono pagate con i contributi dei lavoratori stranieri». Rajoy rilancia: «Voi avete regolarizzato immigrati con ordini di espulsione che diventavano documenti validi per restare». Zapatero cala l'asso: «Prometto davanti alle telecamere: sia quel che sia il risultato delle urne, il Psoe appoggerà il prossimo governo nella sua lotta al terrorismo». Rajoy tenta il recupero: «Anche noi, se non negozia con l'Eta».



Zapatero lo contrasta: «Noi saremo con il governo contro il terrorismo, senza condizioni»; e rintuzza: «Voi strumentalizzate il terrorismo, lo avete fatto anche per la guerra in Iraq. Mi impegno stasera davanti agli spagnoli: nessun soldato partirà mai più di qui per partecipare a una guerra illegale». Rajoy sventola una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu votata anche da Zapatero per l'invio di rinforzi in Iraq.



Intanto nei 50 siti Internet che seguono in diretta il dibattito, si vota: nella pagina Web del quotidiano El Pais, Zapatero ha l'80% di approvazione, Rajoy solo il 42%. I lettori de El Mundo votano al 56% per Rajoy e al 44% per Zapatero. Quelli de La Vanguardia si schierano al 67% con Zapatero e solo al 32% con Rajoy.
 
Top
L'Avvocato del Diavolo
view post Posted on 9/3/2008, 20:55




Secondo gli exit-poll si profila una riconferma di Zapatero e del Partito Socialista(PSOE) al governo, che potrebbe avere addirittura più seggi del 2004. La forbice col PP di Rajoy va dagli 11 ai 28 seggi.





Partidos (Resul. 2004)CUATRO/SERA3/O.CEROTVE/FORTATELECINCO
Escaños% vot.Escaños% vot.Escaños% vot.Escaños% vot.
PSOE (164)168-17344,5163-16643,3172-17645,0172-17844,9
PP (148)145-14937,5149-15238148-15238,6142-14736,9
CIU (10)9-10 103,19-11 9-112,7
ERC (8)6 6-72,33-4 4-51,5
EAJ-PNV (7)6-7 71,66-7 6-71,4
IU-ICV (5)4 4-55,22-3 3-55,2
UPyD0-1 1-211 0-

Total diputados: 350. Mayoría absoluta: 176

 
Top
L'Avvocato del Diavolo
view post Posted on 12/4/2008, 12:25




Zapatero bis, governo in rosa
Presentato ufficialmente il nuovo esecutivo del premier socialista che ha giurato questa mattina davanti al re Juan Carlos. Per la prima volta nove dicasteri andranno a ministri donne e per la prima volta la Difesa non è stata affidata a un uomo ma è andata alla catalana Carmen Chacon, in avanzato stato di gravidanza

Avrà più donne che uomini il nuovo governo del socialista Josè Luis Zapatero. Sono ben nove infatti i ministri in gonnella contro gli otto dicasteri assegnati agli uomini.
A sottolinearlo è stato lo stesso premier, questa mattina, durante la presentazione del suo nuovo esecutivo dopo aver assunto formalmente le nuove funzioni nel corso della cerimonia di giuramento davanti al re Juan Carlos
Per la prima volta nella storia della Spagna, ha inoltre affermato, il governo comprende un ministro della difesa donna, la catalana Carmen Chacon, in avanzato stato di gravidanza, a ministro della Difesa. Nel governo uscente Chacon era ministro della Casa. Prima volta a una donna anche il Ministro per l'Uguaglianza, andato a Bibiana Ado, che inoltre a 31 anni, ha aggiunto, è il ministro più giovane della democrazia spagnola.
Anche il vice premier del governo sarà una donna, Maria Teresa de la Vega, mentre il secondo vicepremier e ministro dell'economia sarà Pedro Solbes. Tra gli altri ministri figurano agli Esteri Miguel Angel Moratinos, alla Giustizia Mariano Bermejo, agli Interni Alfredo Rubalcaba, alle Infrastrutture Magdalena Alvarez, all’Educazione e Sport Mercedes Cabreara. Al ministro del Lavoro e Immigrazione ci sarà invece Celestino Corbacho, all’Industria, Turismo e Commercio Miguel Sebastian, all’Agricoltura e Ambiente un'altra donna, Elena Espinosa. Infine, al dicastero della Pubblica Amministrazione ci sarà Elena Salgado, alla Cultura, Cesar Antonio Molina, alla Sanità: Bernat Soria e alla Casa Beatrix Corredor e all’Innovazione e Scienza ci sarà Cristina Garmendia.
Non torna quindi alla Difesa Josè Antonio Alonso, perché nominato nuovo capogruppo del Psoe al Congresso dei Deputati, di fatto numero tre del partito. E non viene rinnovato l'incarico nemmeno a un fedelissimo di Zapatero, il ministro uscente del Lavoro Jesus Caldera, per il quale il premier avrebbe un'altra missione.

12/04/2008 12:13
 
Top
11 replies since 27/1/2008, 22:07   242 views
  Share