Usa, clonati cinque embrioni umani

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view post Posted on 31/1/2008, 16:32




Usa, clonati cinque embrioni umani
"Ottenuti da cellule adulte della pelle"
di ELENA DUSI

ROMA - Ci si aspettava la notizia di un embrione umano clonato. E invece ne sono arrivati cinque. A crearli non è stato uno scienziato truffaldino (come avvenne nel 2004 nei laboratori del coreano Hwang Woo-suk), ma un'azienda scientifica californiana, la Stemagen di La Jolla. "Nessun altro gruppo era mai riuscito a far sviluppare tanto gli embrioni, né ha descritto con tanta precisione la tecnica usata" dice il capo dell'équipe californiana, Andrew French. La pubblicazione sulla rivista scientifica Stem Cells basterebbe a garantire la solidità delle sue affermazioni. Eppure la notizia non ha scaldato la comunità degli esperti di staminali.

"Ormai abbiamo trovato altre vie per ottenerle" spiega Bruno Dallapiccola, direttore scientifico dell'istituto di genetica Mendel a Roma. "Alcuni esperimenti sono riusciti a far tornare "bambine" delle cellule adulte. Degli embrioni clonati non si sente più il bisogno". L'episodio dimostra come la scienza finisca a volte per sorpassare i problemi prima ancora di aver imparato a risolverli. L'esperimento di cui Dallapiccola parla risale a novembre. È stato condotto all'università di Kyoto da Shinya Yamanaka. A una cellula adulta della pelle lo scienziato riuscì a inserire la "marcia indietro", facendola regredire ai suoi stadi iniziali di sviluppo: quelli di staminale, strumento prezioso per curare tutte le malattie causate dalla degenerazione di un organo.

Perfino il padre della pecora Dolly - il primo mammifero clonato nel 1996 - abbandonò la vecchia strada per dedicarsi alla nuova. "La tecnica giapponese ha un potenziale maggiore" disse a fine novembre, annunciando la sua intenzione di abbandonare definitivamente gli studi sulla clonazione.

Il gruppo californiano di French, per ottenere i suoi 5 embrioni, ha prelevato 25 ovuli da 3 donne, sostituendo il loro nucleo originale con quello di altrettante cellule della pelle. Nel 2005, nel primo caso di clonazione umana (quasi) universalmente riconosciuto, un'équipe inglese aveva usato il nucleo di una staminale anziché di una cellula adulta. Ma questa scorciatoia rese l'esperimento assai meno significativo. French tra l'altro ha avuto una percentuale di embrioni vitali sorprendentemente alta: 5 su 25 ovuli clonati.

"Ma ottenere un embrione non basta" spiega Dallapiccola. "Non è detto che il clone sia in grado di fornire staminali". Gli embrioni californiani sono effettivamente andati distrutti dopo 5 giorni durante gli esami cui gli scienziati li hanno sottoposti. In Gran Bretagna intanto il King's College di Londra e l'università di Newcastle hanno ricevuto il via libera definitivo dell'Autorità britannica per l'embriologia e la fecondazione. Potranno realizzare embrioni ibridi con ovuli di animale e nuclei umani. Lo scopo: evitare di utilizzare ovuli di donna.

(18 gennaio 2008)
 
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