Schifani: ''FI non correrà da sola'' Berlusconi incontra Mastella

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il colonnello o' Malley
view post Posted on 7/2/2008, 17:30




Roma - (Adnkronos) - Il presidente dei senatori azzurri a 'Viva voce': ''Non intendiamo abboccare alla provocazione di Veltroni’'. Il Cavaliere lavora alla campagna elettorale: sul tappeto il nodo delle liste e il puzzle delle candidature. Nella sede del Pd in corso il vertice dello stato maggiore del partito. Marini se ne va: ''Mi sento spaesato''. L'Idv alla ricerca di un accordo programmatico


Roma, 7 feb. (Adnkronos/Ign) - ''Non mi risulta che sia all’ordine del giorno''. Così il presidente dei senatori azzurri Renato Schifani(nella foto con Silvio Berlusconi), alla trasmissione 'Viva Voce' a Radio 24, sull'ipotesi di una corsa in solitaria di Berlusconi alle prossime elezioni. ''Perché - sottolinea - non intendiamo abboccare alla provocazione di Veltroni’’.

Intanto Silvio Berlusconi lavora alla campagna elettorale. Sul tappeto il nodo delle liste e il puzzle delle candidature. Anche oggi per il Cavaliere una giornata ricca di incontri e contatti. Sul tavolo del presidente di Forza Italia c'è soprattutto il dossier delle alleanza per le elezioni. Nelle ultime ore si fanno sempre più insistenti le voci di un incontro tra il Cavaliere e il leader dell'Udeur, Clemente Mastella. A quanto si apprende da ambienti di FI il colloquio tra l'ex premier e il segretario del Partito del Campanile c'è stato e sarebbe avvenuto in mattinata a palazzo Grazioli. A quanto apprende l'ADNKRONOS al colloquio c'erano anche il capogruppo dell'Udeur alla Camera, Mauro Fabris e Gianni Letta.

"Non sarà Veltroni a dettare l'agenda politica ed elettorale del centrodestra'', afferma il presidente dei senatori di An, Altero Matteoli. "I leader della coalizione di centrodestra - aggiunge - si riuniranno e definiranno di comune accordo le scelte ritenute migliori per vincere le elezioni e ridare agli italiani un governo forte che possa affrontare le tante emergenze del Paese''. E aggiunge: ''Riteniamo che il nucleo fondante del centrodestra, Fi, An, Udc e Lega, dovrà ancora essere tale anche in questa competizione. Per il resto troveremo le giuste soluzioni sulla base di un programma condiviso''.

Intanto la sede del Pd a piazza Santa Anastasia ha già assunto i connotati del quartier generale della campagna elettorale. Via vai di tecnici, parlamentari e dirigenti. Walter Veltroni da stamattina è al lavoro per organizzare nei dettagli il tour delle 110 province, tour che farà un pullman, scelto per portare in giro per l'Italia le idee del Partito democratico. In mattinata, ha incontrato prima Piero Fassino e poi Luciano Violante che, nei giorni scorsi, aveva fatto sapere di essere disposto a rinunciare a correre per il Parlamento visto che ha superato il tetto delle tre legislature stabilito come massimo dallo Statuto del Pd. Intorno alle 15 si è riunito lo stato maggiore del partitoper fare il punto sulla campagna elettorale. Alla spicciolata sono arrivati Romano Prodi, Massimo D'Alema, Franco Marini, Anna Finocchiaro, Antonello Soro, Piero Fassino, Pierluigi Bersani, Rosy Bindi, Giuliano Amato, tra gli altri.

''Berlusconi è la quinta volta che si presenta alle elezioni: 1994, 1996, 2001, 2006 e 2008, mentre Veltroni è per la prima volta candidato alla presidenza del Consiglio''. Elemento di novità e un forte segnale di chiarezza all'elettorato: ''Decidendo di correre alla Camera e al Senato sulla base di pochi e netti punti programmatici, dalla politica estera ai salari, dall'occupazione allo sviluppo'', afferma Vannino Chiti ospite di 'Omnibus' su La7. ''Sembra che nel centrodestra vogliano fare una partita di calcio'', ironizza il ministro che poi elenca la ''formazione che concorre alle prossime elezioni: Fini, Bossi, Casini, Berlusconi, Storace, Mussolini, Rotondi, Nucara, Lombardo, Caldoro, Fatuzzo; e in panchina ci sono Dini, Romagnoli, forse Mastella... Ma è una squadra solo nei numeri, non è unita''.

''Facciamo legittimamente un ultimo appello al Pd perché si ritrovino le ragioni di un accordo repubblicano per evitare il governo delle destre'', dice il ministro dell'Ambiente e leader dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio, commentando le dichiarazioni del segretario del Pd Walter Veltroni, in vista dell'incontro di domani. ''Se Veltroni e il Pd continueranno a voler andare da soli - sottolinea - si assumeranno la responsabilità di consegnare il Paese a Berlusconi''. ''Noi proponiamo - rileva il ministro - un nuovo centrosinistra basato su due aree politiche, il Pd e la Sinistra Arcobaleno, e non più su nove partiti. Proponiamo una coalizione per le riforme e per evitare che si torni al governo dei conflitti di interesse''.

"Saranno le delegazioni dei partiti a valutare l'esito dell'incontro. Ma non mi pare che siano prevedibili delle novità"., commenta Fausto Bertinotti con i cronisti che gli chiedevano una previsione in vista dell'incontro tra Walter Veltroni e i leader della Sinistra-l'Arcobaleno in programma per domani mattina.
 
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