Sondaggi elettorali

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L'Avvocato del Diavolo
view post Posted on 11/2/2008, 10:10




Sondaggio IPR Marketing per la Repubblica, 11 febbraio 2008

http://www.repubblica.it/speciale/2008/son...ni_di_voto.html

Sondaggio che propone 6 scenari differenti, qui sotto sono riportate le percentuali massime e minime tra tutti quelli proposti.

PD: 29-30%
IdV: 3,5-4%
PS: 1,5%
Radicali: 0,5-1%
Sinistra Arcobaleno: 8%
Indecisi di Csx: 2-2,5%

PdL
: 37-40%
Lega: 6%
UDC: 4,5-6%
Rosa Bianca: 2-4%
UDEUR: 1%
Indecisi di Cdx: 2-3%

Altri: 0,5-1%

Indecisi: 25-30%­

Edited by L'Avvocato del Diavolo - 20/2/2008, 17:53
 
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L'Avvocato del Diavolo
view post Posted on 20/2/2008, 17:54




Sondaggio de La Repubblica, 20 febbraio 2008

Pdl: 38%
Lega Nord: 5,5%
Mpa:1%
Totale coalizione:44,5%

Pd(con i Radicali):31%
Idv:3.5%
Totale coalizione:34,5%

Partito Socialista:1,5%

La Destra: 3,5%

Sinistra Arcobaleno: 8%

Udc:5%
Rosa Bianca:2,5%
Udeur:0,5%
Se si presentassero insieme: 8%­
 
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L'Avvocato del Diavolo
view post Posted on 26/2/2008, 18:08




CRESPI RICERCHE - SONDAGGIO COALIZIONI - BERLUSCONI PIU' 8,8. PD PIU' 1,5%
26/02/2008
26 Feb. - di Luigi Crespi. Siamo al terzo monitoraggio della Crespi Ricerche delle intenzioni di voto per le politiche del 13 e 14 Aprile prossimi. Tanto movimento, ma il distacco tra i due princiapli schieramenti resta sempre l'8,8%.

I partiti: questa settimana sostanzialmente due novità hanno portato modifiche alla struttura dei dati: da una parte l’accordo con i radicali che sono entrati nelle liste del Partito Democratico e dall’altra l’apparentamento per il sud tra il PdL e il Movimento per l’Autonomia di Raffele Lombardo.
Con queste due operazioni l’offerta che gli italiani troveranno sulle liste elettorali pare che stia raggiungendo una sua configurazione definitiva. Quindi la comparazione con i dati precedenti deve tenere conto di questi spostamenti.
Il Centrodestra ha intensificato la sua campagna elettorale: il PdL si attesta al 37%, la Lega Nord al 5,3% e l’MpA al 2% portando lo schieramento che sostiene Silvio Berlusconi al 44,3% (settimana scorsa era al 43,5%), mentre il PD incassa l’elettorato proveniente dai radicali ma sicuramente subisce un danno dalla polemica che questo accordo ha prodotto. Solo quando le polemiche saranno cessate si potrà valutare a fondo il vantaggio. Il Partito Democratico, porta a casa il 32,5%, (la settimana precedente era al 31%) mentre la lista apparentata, l’Italia dei Valori, si attesta al 3% (era al 3,2%) per un totale, dei partiti che sostengono Veltroni, del 35,5% (era al 34,3%). Quindi la differenza tra i due schieramenti, oggi come del resto la scorsa settimana è di 8,8 punti.
Sono quindi 15 giorni che i due schieramenti sono inchiodati sulle rispettive posizioni benché in movimento al loro interno. La rimonta di Veltroni che era partita in modo travolgente si è oggettivamente fermata, rallentata e consolidata, in questi ultimi dieci giorni.
La Destra di Storace continua una lenta e costante crescita verso il 4%, attestandosi al 3,6%, mentre l’Udc perde mezzo punto (dal 7 al 6,5%), la Rosa Bianca è ed era all’ 1%, la Sinistra Arcobaleno, totalmente bloccata dalle fasi preliminari della campagna elettorale, si attesta al 7% perdendo un punto secco e per ultimo, parte benino anche con la campagna pubblicitaria di questi giorni il candidato Boselli che toglie un punto a Veltroni. Gli indecisi restano intorno al 15%.
La partita non può certamente definirsi chiusa, anzi pare essere entrata nel vivo e benché il vantaggio sia marcato, esistono le condizioni di fluidità dell’elettorato estremamente interessanti in quanto la Sinistra Arcobaleno non pare attrezzata, al momento, per respingere il saccheggio affascinante di Veltroni che conta oggettivamente su un bacino più elevato e più mobile, più disponibile a votarlo di quanto non sia l’elettorato dell’Udc o quello de La Destra di Storace che appare oggi molto radicato e determinato nelle proprie scelte. I leader.
Ancora un po’ disordinata l’offerta dei leader e soprattutto gli elettori non hanno ancora inteso bene la dinamica del voto sembrano più orientati verso i partiti i quali, però, come tutti sappiamo, hanno subito modifiche radicali nella loro offerta. Ecco che allora Berlusconi diventa sinonimo di Forza Italia o Vetroni simbolo sintetico di quanto contiene.
L’entrata e l’uscita di nuovi candidati evidentemente modifica anche in modo artificioso i trend e solo quando avremo tutti i candidati ufficiali potremo misurare le reali crescite legate alle performance dei candidati. Comunque Berlusconi si attesta al 43%, ha una flessione di un punto mentre Veltroni si attesta al 35% e cresce di mezzo punto. La differenza tra i due leader è 8 punti tondi. Bertinotti, va meglio delle sue liste all’8,3% (era al 9,5%); Casini cresce di mezzo punto e si attesta al 7%; la Satanchè al 3,7%, Tabacci all’1% e l’esordio di Boselli è al 2%.
 
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L'Avvocato del Diavolo
view post Posted on 3/3/2008, 16:08





Più che l'oggi, il domani. Con uno scenario di previsione che mostrerebbe una situazione di possibile pareggio elettorale. E con il Partito democratico che coronerebbe una rimonta da molti data per impossibile. E' questo l'ipotesi descritta dall'ultimo sondaggio realizzato da Ipr marketing per Repubblica.it. Una rilevazione che fotografa sia i consensi attuali dei vari partiti, sia quelli che sono gli spazi di crescita di ciascuno. In pratica la percentuale massima che le coalizioni potrebbero raggiungere se tutti coloro che oggi dicono di prendere in considerazione il voto a quello schieramento, il 13 aprile traducessero quell'intenzione in realtà. Una sorta di indice di probabilità di crescita che vede il Pd arrivare a quota 43%. La stessa percentuale di voto che i dati assegnano, oggi, all'intera coalizione guidata da Berlusconi. Certo, si tratta di ipotesi. Così come non va dimenticato che lo scarto che le cifre assegnano alle due coalizioni e che resta saldamente ancorato ad un più sette a favore del Pdl. Una cifra che conferma anche i sondaggi precedenti e quelli, di altri istituti, usciti nei giorni scorsi. Ma, l'ipotesi di un pareggio, anche se difficile, è comunque sul tavolo. Quasi a confermare le parole di Veltroni che parla "della più grande rimonta della storia".


Scendendo nel dettaglio va segnalata anche la diversa interpretazione che viene data al possibile margine di crescita delle due coalizioni: più cinque nel caso del Pd, più sette nel caso del Pdl. Un dato che può essere letto in due modi diversi. Da una parte il segno che l'incremento del partito di Veltroni è minore di quello del Cavaliere, dall'altro che l'area di coloro che sono in dubbio se votare o meno il Cavaliere è più vasta. Segno di una potenziale delusione, magari solo temporanea del popolo del centrodestra.

I bacini potenziali. Passando al setaccio le due coalizioni si vede che il Pd (con i radicali) oscilla tra il 32% odierno e un possibile 37% e che l'Italia dei valori segna un 4%, che potrebbe diventare 6%. Totale di coalizione: 36% oggi, estendibile fino al 43%. Esattamente la stessa percentuale che oggi fa registrare la coalizione di centrodestra (Pdl-Lega-Mpa) a fronte di un bacino di voto possibile che arriva fino al 50%. Il Popolo della Libertà è indicato oggi al 38% e ha uno spazio di crescita fino al 43%. La Lega Nord è al 4,5%, con possibile crescita fino al 6% e gli autonomisti di Raffaele Lombardo partono dallo 0,5% ma potrebbero arrivare all'1%.

Insomma, a oggi Pd (32%) e Idv (4%) valgono il 36% ma potrebbero arrivare al 43% (37% più 6%). Dall'altra parte, Pdl (38%) più Lega Nord (4,5%) e Mpa (0,5%) sono al 43%, ma potrebbero arrivare al 50% (43% più 6% più 1%).

Sinistra-Arcobaleno. Uscendo dal dualismo Pd-Pdl, vale la pensa di passare in rassegna previsioni e intenzioni di voto degli altri partiti. A partire dalla Sinistra-L'Arcobaleno. Lo schieramento della sinistra radicale (più i verdi) che presenta Bertinotti candidato premier, vede un consenso attuale al 7,5% e un potenziale massimo al 14%. Un raddoppio netto che, anche in questo caso, significa possibilità di crescita ma anche dubbi. Forse di coloro che, preoccupati per la vittoria di Berlusconi, vedono nel voto allo schieramento di Bertinotti un voto "disperso".

Socialisti e Udc. Elevata la forbice per i Socialisti di Boselli. Rimasti in corsa da soli, dopo la rottura con il Pd, vedono un consenso odierno all'1,5% e una previsione futura al 5% (che li vedrebbe seduti in Parlamento). Stesso incremento (potenziale) anche per i centristi (Udc-Rosa Bianca) di Casini: dal 7 di oggi, al 12%. Mentre la Destra di Francesco Storace si attesta al 2,5% e spera in un 5%.
 
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Chaos Phoenix
view post Posted on 3/3/2008, 18:44




Da notare che se i dati fossero attendibili la spacconata di Veltroni avrebbe condannato l'italia a sconfitta certa(in ogni caso ricordiamoci che in politica 2+2 non fa mai 4,come mi fu detto da un mio caro amico che era nei DS).
 
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L'Avvocato del Diavolo
view post Posted on 8/3/2008, 13:19




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L'Avvocato del Diavolo
view post Posted on 28/3/2008, 21:44




Ultimi sondaggi prima del buio pre-elettorale...

ELEZIONI. SONDAGGIO CRESPI: PDL IN TESTA SU PD DI 6,5 PUNTI
(DIRE) Roma, 28 mar. - Secondo l'ultimo sondaggio di Crespi Ricerche prima del divieto di pubblicazione, la distanza fra Pdl (piu' lega e Mpa) e Pd (piu' Idv) si attesta a 6,5%. Nel dettaglio, il sondaggio da' i seguenti risultati: Popolo delle Liberta' 37,2%, Lega Nord 5,0%, Movimento per l'Autonomia 1,2%.
Lo schieramento che sostiene Silvio Berlusconi e' quindi al 43,4%. La Destra 4,0%, Unione di Centro 5,5%. Lo schieramento che sostiene Veltroni e' al 36,9 % di cui il Partito Democratico al 32,9% e l'Italia dei Valori al 4,0%. La differenza tra i due schieramenti e' quindi di 6,5 punti.
Sinistra Arcobaleno e' al 6,3 %, Partito Socialista al 2,2 %, e altri all'1,6%.
Per quanto riguarda il gradimento dei candidati premier Berlusconi e' al 43,0%, Veltroni al 37,0%, Bertinotti al 6,0%, Casini 6,0%, Santanche' 3,8%, Boselli al 2,5%, altri all'1,7
 
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6 replies since 11/2/2008, 10:10   176 views
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