Perché non votare PD, Dal blog di Giulietto Chiesa

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Chaos Phoenix
view post Posted on 3/3/2008, 18:51




"Una risposta per tanti: perchè non votare PD" – Giulietto Chiesa risponde a Daniele e Angelo Ferro – 22-2-08


Gentile Sig.Chiesa,
questa sera sono stato al telefono con mio padre e per un'ora abbiamo parlato dei problemi italiani (giustizia, lavoro, sicurezza, servizi scadenti); mio padre, classe '53 - uno di quei giovani grazie ai quali il PCI avanzò nel '76, e che dopo la politica del compromesso negò il voto ai comunisti nella seguente tornata elettorale - ora intende votare PD, non molto convinto.
E' una persona che, come la stragrande maggioranza degli italiani, legge poco i giornali, perché lavora così tanto da non avere neanche tempo per se (senza voler fare un'apologia del padre...). E poi anche se comprasse quotidianamente il giornale, comprerebbe il Corriere o Repubblica, non avrebbe in ogni caso tempo per cercare di qua e di là le notizie in Internet come faccio io per informarmi liberamente.

Insomma, mio padre è una persona comune, di sinistra, ma soggetta al sistema di informazione di massa, ragion per cui non vede altra scelta che il PD.
Ho tempo più di un mese per convincerlo a non votare PD, ma mi chiedo con quale presunzione io, suo figlio, possa indicargli una scelta simile; io, grazie a lui, ho potuto studiare all'università, capire bene - forse - come funziona il mondo, quali siano gli impellenti problemi ambientali, energetici e geopolitici; come posso, in un mese, trasmettergli tutto il sapere innovativo che ho acquisito per indurlo a non votare PD?
Anche perchè la sfiducia nella politica è molta. Come per tutti: ieri dal ferramenta un'anziana signora si lamentava a voce alta, come con sè stessa, della politica. Ormai la sfiducia è palpabile.
Quindi mio padre mi direbbe "Vabè non voto PD, ma figliolo mio, io che voto da più di trent'anni senza vedere cambiamenti positivi, credi che mi possa fidare della Sinistra? Allora tanto vale il PD". E io che potrei dirgli, se non "Certo papà, hai ragione, Bertinotti e compagnia bella in effetti sono ridicoli"?

Ho quindi pensato - siccome i più non hanno modo di leggere i vari articoli al riguardo: sarebbe stupido stilare un elenco di motivi per cui non bisogna votare PD? In tal modo sarebbe più facile, dati certi od opinioni alla mano, convincere le persone.
Il problema della scelta però rimane: se non PD allora cosa, ci buttiamo sul ridicolo? D'altronde questa era la stessa questione che le avevo posto alla libreria Rinascita la settimana scorsa, e ne io ne lei possiamo trovare una soluzione.
Bertinotti lo voterei turandomi dieci volte il naso; forse voterò Sinistra Critica perché mi è cara la coerenza di Turigliatto sul tema della guerra, ma il fatto che abbiano voluto differenziarsi da Rifondazione ricorrendo anche ad una grossa falce e martello piazzata bene al centro del simbolo mi lascia perplesso: non sono comunista perché la visione statalista mi inorridisce alquanto. Insomma non mi sento proprio rappresentato da nessuno!
In ogni caso alle persone comunemente di sinistra - per così dire - non si può indicare come alternativa a loro credibile la Sinistra Critica: Turigliatto, nell'immaginario collettivo, è pur sempre uno di quelli che ha fatto cadere Prodi.

Le ho scritto perché - dopo la telefonata con mio padre - mi premeva la questione, tuttavia venerdì alla riunione di Megachip, se ne avrò modo, cercherò di riproporgliela.
Un cordiale saluto.
Daniele Ferro


Caro Daniele,
pubblicherei la tua lettera (con il tuo consenso) perché contiene secondo me molte cose utili anche ad altri che, ne sono certo, hanno o avranno gli stessi problemi.
Ciò detto io ho espresso il mio punto di vista nelle mie ultime prese di posizione (che potrai trovare tutte sul mio sito www.giuliettochiesa.it, e nelle risposte che ho già dato a diversi lettori).

Ma tu chiedi una sintesi, giustamente, perché alla fine bisogna tirare delle somme. Parto dal fondo.

L'argomento principale per cui non si deve votare PD è che il PD è nato per esprimere gli interessi di coloro che hanno depredato il paese economicamente in questi anni, facendo arretrare le condizioni di vita dei lavoratori in generale. Oggi si sta peggio di ieri. E' una responsabilità netta, chiara, precisa.

In più si aggiunge l'inganno, perché Veltroni e i suoi sodali, fingono di essere di sinistra(ormai non fanno più neanche questo,nds), mentre stanno andando a destra.

C'è un altro argomento da smontare: ma se Veltroni non vince, vincerà Berlusconi. Falso in molti sensi. Berlusconi vincerà perchè Veltroni ha deciso di correre da solo, rompendo con la sinistra. Questa sarà la causa prima, principale, inequivocabile, della sconfitta.

Ma non è tutto. Veltroni fa questa scelta non perché vuole perdere. Non è stupido e non è idealista. La fa perché sa che dopo le elezioni potrà giocarsi la partita con il centro e con la destra, a seconda dei risultati di alcune forze intermedie.

Tutto potrà accadere, dopo questo voto, salvo un'alleanza tra il PD e le sinistre. Tuo padre può avere fiducia in questa analisi. Se sbaglierò sono pronto a offrirgli un pranzo nella migliore trattoria che frequento, con dolce e anche un buon vino. Ma so di non sbagliare.

Infine, last but not least: se ci troviamo con un Berlusconi imperante è perché coloro che hanno dato vita all'ectoplasma del Partito Democratico non hanno fatto niente per togliergli il potere mediatico monopolistico di fatto che egli ha, per altro, conquistato fraudolentemente. Potevano farlo e non l'hanno fatto. Perché votarli visto che sono inciuciati con Berlusconi?

E potrei continuare a lungo, ma penso che per tuo padre possa bastare. Veniamo alla sinistra, cioè alla cosa rossa-arcobaleno.
Per essere franchi - e l'ho già scritto - la considero corresponsabile di molti dei guai attuali. Ma non abbiamo di meglio, al momento attuale. Non credo che l'astensione sia una buona cosa. Non l'ho mai praticata. Con l'attuale sistema elettorale, sistema porcata, si può, senza fare errori gravi, dire alla gente di a) non votare PD; b) votare a sinistra del PD. Ogni voto che va in quella direzione è "meglio che niente". c) Chiedere fino all'ultimo che i quattro partiti non si dividano i posti disponibili tra i loro apparati e si aprano per quanto possono fare al paese. Non è mai troppo tardi. Del resto è per il loro bene.

Io sono convinto che, comunque, queste elezioni saranno uno spartiacque per la sinistra. Dopo si dovrà aprire una discussione a tutto campo per decidere dove e se vogliamo, possiamo andare, tutti insieme a ricostruire una visione alternativa all'attuale delirio autodistruttivo del pianeta. Io sto costruendo, per quanto posso, un piccolo bastione, che si chiama Il Bene Comune. Il mio scopo è costruire. Non presumo di avere tutte le ricette pronte. Sono pronto ad ascoltare. E a lavorare con gli altri. Certo non posso volerli indebolire perchè penso che saranno miei interlocutori. Ma anche per loro non ci saranno sconti se non capiranno che devono cambiare rotta.

Questo è quello che penso, senza volpi sotto le ascelle, senza trucchi e diplomazie. Di cui non abbiamo più bisogno.

Il resto lo sai perché hai partecipato alla riunione del primo febbraio: faremo il nostro telegiornale e metteremo tutti e due i piedi nel sistema dell'informazione-comunicazione, in nome, per conto, con i soldi, della gente semplice e normale come me, te e tuo padre. Da lì si ricomincia. Nel Partito Democratico non si comincia niente, si finisce.

Cordiali saluti
Giulietto Chiesa

Replica di Angelo Ferro


L'analisi di Giulietto Chiesa è corretta ma, secondo la mia umile opinione, a sinistra del PD c'è frammentazione, non unione, e questo porta necessariamente a litigiosità con conseguente immobilismo.
E poi mi sembra che qualcuno, sempre a sinistra, non voglia perdere per strada la parola "comunismo". Non è che questa parola mi faccia schifo, anzi, ma nel contesto attuale mi sembra che sia da lasciare alla storia. Insomma, a sinistra del PD non vedo quell'unità reale che dia una forza politica in grado di attuare quei cambiamenti di cui l'Italia ha bisogno.

Vedo, nella strategia del PD, l'intento di sbarazzarsi della sinistra litigiosa e ricattatoria per formare, insieme alle forze di centro, un governo stabile, in grado di dimostrare agli Italiani che si può governare per un'intera legislatura senza che questa cada a causa di un partitino con l'1% dei voti! E se alla fine il governo ha fatto male allora gli Italiani voteranno per una coalizione alternativa .
Angelo Ferro


Caro Angelo,
non mi sembra che la mia analisi sia molto diversa dalla sua. Ma sono gli accenti quelli che contano. E' vero che a sinistra c'è frammentazione. Direi anche di più: c'è assenza di una "visione" alternativa del mondo. Un mondo che sta andando al disastro. Bisognerebbe avere il coraggio di indicare i pericoli e di abbozzare le soluzioni di emergenza. Ma se non si è capito cosa sta accadendo, non si può nemmeno affrontare la ricerca delle soluzioni.

Tuttavia questo vale, elevato all'ennesima potenza, anche e peggio per il Partito Democratico. Che ha un'unica certezza: amministrare il potere per conto delle grandi corporation internazionali e nazionali, per conto e insieme alla grande finanza. Purtroppo questo capitalismo finanziario è oggi il soggetto più pericoloso, che organizza la guerra invece di affrontare il problema dei limiti dello sviluppo.

Lo so che è un problema lungo da spiegare. Ma cosa significa per lei un governo stabile con il centro? Significa esattamente il prolungamento della corruzione, della compressione democratica, la repubblica presidenziale, l'imbambolamento della gente, il consumismo esasperato. Senza un destino per i nostri figli, di fronte al riscaldamento climati, alla crisi energetica, al crollo della finanza mondiale in atto. A cosa ci serve un governo stabile se questo governo farà queste cose? E, mi scusi, ma non ci avevano detto, proprio loro, quando avviarono le riforme elettorali verso il bipolarismo, che ci avrebbero dato un governo stabile e l'alternanza? Adesso non abbiamo avuto né governi stabili, né alternanza. Al posto dei governi stabili abbiamo avuto Mastella, Dini e Di Pietro, e Cesa e la Lega (cioè l'abiezione) al governo. Al posto dell'alternanza abbiamo avuto l'inciucio e il compromesso con la destra. Insomma ci hanno mentito. E lei vorrebbe premiarli?

Vero, a sinistra c'è confusione, ma non è vero che sono stati loro a far cadere Prodi. Anzi, bisogna dire che si sono svenati per tenerlo in piedi, e si sono anche imbastarditi. E sono stati scaricati. E infine io penso che ci sono milioni di italiani che aspettano di essere risollevati da una politica sociale almeno decente. Questa, in ogni caso, non verrà dalle classi dominanti. Una vittoria dell'operazione Veltroni significa chiudere anche la speranza. Dopo saremo soli contro i potenti e non ci sarà più non solo riscatto, ma nemmeno la speranza del riscatto.

Cordiali saluti Giulietto Chiesa
 
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