socialismo e comunismo: quali le differenze?

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GeraltofRivia
view post Posted on 13/3/2008, 16:34




Ciao, ho solo 15 anni e mi interesso da poco di politica e mi ritengo comunista. Purtroppo non ho il tempo di leggere i topic del forum, quindi potreste dirmi le differenze tra comunismo e socialismo? Grazie!
 
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Chaos Phoenix
view post Posted on 13/3/2008, 21:36




CITAZIONE (GeraltofRivia @ 13/3/2008, 16:34)
Ciao, ho solo 15 anni e mi interesso da poco di politica e mi ritengo comunista. Purtroppo non ho il tempo di leggere i topic del forum, quindi potreste dirmi le differenze tra comunismo e socialismo? Grazie!

Non è così facile come credi parlarne..è anche questione di punti di vista,molto spesso.

Comunque visto che ti dichiari comunista spero che tu almeno sappia cos'è il comunismo!
 
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SocialEma
view post Posted on 14/3/2008, 16:57




La differenza è, a mio avviso, abissale. il comunismo si propone la rivoluzione e il superamento del sistema capitalistico per giungere ad una società egualitarista: cioè in una società in cui tutti hanno lo stesso reddito, il che presuppone anche l'abolizione della proprietà privata e quindi la fine delle classi sociali...il socialismo moderno invece, quello di Blair, di Zapatero, della Royal e di Shroeder (non so se si scrive proprio cosi) accetta completamente il sistema capitalistico moderno e il sistema meritocratico...all'agualitarismo comunista contrappone la giustizia sociale...basata sulle pari opportunità e sulla promozione di riforme che vogliono appianare le ingiustizie e migliorare il sistema capitalistico...per cui accetta le disuguagianze di reddito in quanto sono manifestazione delle capacità personali...ma combatte le disuguaglianze immeritate...proprio sulla base del principio delle pari opportunità per cui il ricco e il povero devono avere le stesse opportunità di portare a compimento il proprio progetto di vita...(lo stesso vale per l'italiano e lo straniero, l'uomo e la donna, l' eterosessuale e l'omosessuale, il sano e il disabile)...in genere poi i comunisti hanno posizioni piu estremiste per quanto riguarda l'ambientalismo, il pacifismo, l'immigrazione, la sicurezza...
 
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GeraltofRivia
view post Posted on 14/3/2008, 17:09




sì, so cos'è il comunismo, comunque Bertinotti non vuole mettere gli stipendi uguali a tutti nè abolire la proprietà privata. Comunque, se quello che dice SocialEma è giusto, allora mi ritengo una via di mezzo tra i due... redditi diversi è giusto... ma vedere la gente che muore di fame e Bill Gates che ha così tanti soldi che a scriverli qui finisco i caratteri a disposizione mi sembra veramente esagerato... se questo è il capitalismo va abolito subito... e i socialisti come si propongono di migliorarlo? (il capitalismo)
 
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SocialEma
view post Posted on 14/3/2008, 17:53




è ovvio che anche i socialisti lottano perche non ci siano persone che muoiono di fame...il punto è che non si può "abolire" il capitalismo...è tecnicamente impossibile...esso è alla base dell'economia italiana e mondiale...se si "abolisse" probabilmente moriremmo tutti di fame...è questo sistema che ha permesso ai moderni paesi dell'europa e del nord america di avere la ricchezza che posseggono...poiche il capitalismo produce richhezza per tutti...i socialisti vogliono riformare il sistema mediante piu tutela e diritti ai lavoratori...lotta per la sicurezza sul lavoro contro gli omicidi bianchi, lotta al precariato, flessibilità del lavoro, aumento dell'occupazione, aumento di salari e pensioni, e in generali più diritti ai lavoratori...incentivi al lavoro femminile e raggiungimento della parità di reddito tra uomini e donne...inoltre si propongono sistemi di tassazione piu equi e aiuti economici e sociali ai poveri e ai disoccupati, agli invalidi, ai disabili, alle donne single ecc ecc...sono favorevoli però anche allo sviluppo economico, a promuovere la competitività e la produttività...anche attraverso liberalizzazioni e privatizzazioni...cose a cui, di solito i comunisti si oppongono...

CITAZIONE
"La socialdemocrazia sostiene la necessità di un programma di graduali riforme legislative del sistema capitalistico, al fine di rendere quest'ultimo più equo. Questo "doppio nodo" che esiste tra le riforme ed il pensiero socialdemocratico, ha fatto sì che per molti decenni il riformismo si identificasse nella sostanza con la socialdemocrazia, anche se filoni riformisti sono stati e sono presenti in seno al pensiero democristiano (cristianesimo sociale) ed al pensiero liberale (liberal-democrazia). Tuttavia il filone politico-culturale socialdemocratico rimane pur sempre egemone all'interno del riformismo.

Si definiscono socialdemocratici partiti che si rifanno all'esperienza dei partiti socialisti nati alla fine del XIX secolo o altre formazioni comunque di ispirazione riformista . Nella prassi contemporanea, pertanto, i partiti socialdemocratici sono formazioni progressiste, in genere aperte alle libertà personali e alla tutela non solo della classe lavoratrice ma anche del lavoro autonomo, e quindi aperto alle classi medie. I partiti socialdemocratici sono particolarmente forti nell'Europa settentrionale (Svezia, Danimarca) e in Germania. L'Internazionale Socialista definì la socialdemocrazia come la forma ideale di democrazia rappresentativa, che avrebbe potuto risolvere i problemi tipici della democrazia liberale. Tale forma ideale si sarebbe raggiunta seguendo i principi del cosiddetto welfare state (traducibile in italiano con "stato del benessere"). Il primo di questi principi guida è la libertà, che non include solo le libertà individuali, ma anche la libertà dalla discriminazione e quella dalla dipendenza dai proprietari dei mezzi di produzione o dai detentori illegittimi del potere politico, così come la libertà di poter determinare il proprio destino. Si aggiungono poi l’equità e la giustizia sociale, intese non solo come eguaglianza di fronte alla legge ma anche come equità socioeconomica e culturale, concedendo perciò a tutti gli esseri umani in quanto tali le medesime opportunità, a prescindere dalle loro differenze. Infine, vi è una sorta di solidarietà che porta all’unità e ad un senso di compassione (da intendersi, però, con accezione positiva) nei confronti delle vittime delle ingiustizie e delle disuguaglianze."

da Wiki
 
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SocialEma
view post Posted on 15/3/2008, 00:02




CITAZIONE
In generale, i socialdemocratici oggi sostengono:

- un sistema di regolamentazione delle imprese private nell'interesse dei lavoratori, dei consumatori e delle aziende di piccole dimensioni.
- un esteso sistema di sicurezza sociale, soprattutto al fine di limitare le conseguenze della povertà e di proteggere i cittadini dalla perdita di potere di acquisto a causa della disoccupazione o delle malattie (vedi welfare state).
- programmi governativi (o, comunque, appoggiati dal governo) in materia di educazione, salute e così via per tutti i cittadini.
- livelli moderati o elevati di tassazione al fine di sostenere la spesa pubblica. Sistema di tassazione progressivo.
- leggi in funzione della tutela dell'ambiente (sebbene non nella misura estrema sostenuta dai verdi).
- posizioni progressiste in materia di immigrazione e multiculturalismo.
- posizioni secolari e progressiste, pur entro un ampio margine di variabilità. Per esempio, alcuni socialdemocratici appoggiano il matrimonio gay, l'aborto e la liberalizzazione delle droghe, mentre altri non si pronunciano in merito o addirittura si oppongono e condannano fermamente a questo tipo di politiche.
- una politica estera a sostegno del multilateralismo e delle istituzioni internazionali (come l'ONU).

da wiki
 
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Krissss2
view post Posted on 15/3/2008, 00:23




CITAZIONE (SocialEma @ 14/3/2008, 16:57)
La differenza è, a mio avviso, abissale. il comunismo si propone la rivoluzione e il superamento del sistema capitalistico per giungere ad una società egualitarista: cioè in una società in cui tutti hanno lo stesso reddito, il che presuppone anche l'abolizione della proprietà privata e quindi la fine delle classi sociali...

Si,ma l'abattimento del capitalismo avviene dopo un (lungo) periodo di socialismo "reale",nel quale non c'è assolutamente l'abolizione della propietà privata,o come vogliono far credere che un chirurgo guadagni come uno spazzino.
Diciamo che il passaggio da socailismo a comunismo è la cosa meno interessante del comunismo stesso.
 
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SocialEma
view post Posted on 16/3/2008, 13:21




mah...io...come credo, gran parte dei socialisti, mi ritrovo completamente d'accordo anche con i principi liberali per cui deve esserci la libertà di proprietà privata e la libertà economica...per cui sono d'accordo anche in linea di principio con la promozione di un sistema che premia il merito...questo sempre garantendo tutti i diritti, i servizi e le condizioni necessarie e inalienabili che tutti devono avere garantite...che siano ricchi o poveri (istruzione, sanità, lavoro, casa, cibo, vestiario, sicurezza economica e trasporto)...poi sono d'accordo con un sistema di aiuti per ridurre le cause e le conseguenze della povertà e del disagio come delle disuguaglianze delle condizioni di vita dei disabili, degli invalidi, degli anziani.
Perciò il sistema capitalistico va regolamentato e riformato per dare più diritti e più sicurezza ai lavoratori, per tutelare anche i consumatori, le piccole imprese e l'ambiente...ma questa regolamentazione non deve essere una statalizzazione, non deve essere radicale... non deve tarpare le ali alla crescita e allo sviluppo economico...ma anzi...deve promuovere la crescita...perche senza crescita non c'è redistribuzione con conseguente impoverimento proprio di coloro che si cerca di difendere....si deve cercare di tutelare di più l'ambiente e i lavoratori senza però bloccare la crescita economica.
per questo il socilaismo viene associato al progressismo...perche vuole il progresso in tutti i campi...economico, politico, sociale, civile , scientifico e tecnologico...difatti è la forza più moderna e riformista del mondo attuale...e si batte anche per eliminare tutte le discriminazioni, le ingiustizie e i privilegi sia in campo economico che in campo politico e sociale. per parità di diritti tra uomini e donne, immigrati e italiani, omosessuali ed eterosessuali.



(infatti ancora oggi è diffusissima la violenza sulle donne, esse hanno ancora difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro e ancora maggiore difficoltà a raggiungere posti di potere;(anche per la mancanza di servizi a sostegno del lavoro femminile quali gli asili nido) le loro retribuzioni sono più basse di quelle dei corrispettivi maschi, ci sono poche donne in politica, altro campo in cui trovano difficoltà ad affermarsi, e non hanno la possibilità di evitare l'aborto grazie alla pillola del giorno dopo e di abortire in modo non invasivo (pillola abortiva) come invece avviene nel resto d'europa.

una persona omosessuale oggi in italia non ha il diritto di sposare la persona che ama, o di vedere almeno riconosciuta giuridicamente la propria relazione, ne di diventare genitore adottando un figlio... non c'è neanche una norma contro le discriminazioni contro gli omosessuali e i transessuali non possono cambiare le proprie generalità.

gli immigrati in italia possono votare solo dopo 10 anni...non possono divenire regolari neanche se lavorano, le loro lauree non valgono niente e non possono avere asilo politico neanche se nel loro paese verrebbero uccisi...

senza considerare i diritti negati ai lavoratori (
 
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Chaos Phoenix
view post Posted on 16/3/2008, 14:51




CITAZIONE (SocialEma @ 14/3/2008, 17:53)
è ovvio che anche i socialisti lottano perche non ci siano persone che muoiono di fame...il punto è che non si può "abolire" il capitalismo...è tecnicamente impossibile...esso è alla base dell'economia italiana e mondiale...se si "abolisse" probabilmente moriremmo tutti di fame...è questo sistema che ha permesso ai moderni paesi dell'europa e del nord america di avere la ricchezza che posseggono...poiche il capitalismo produce richhezza per tutti

Questo è quello che sostiene chi è capitalista,che si dichiari socialista o meno.
Il termine socialista viene usato sia per indicare il comunismo(URSS:unione delle repubbliche socialiste sovietiche,la prima internazionale in cui il comunismo non esisteva come termine ed era sostituito dal socialismo in tutto e per tutto)sia la socialdemocrazia moderna,che altro non è se non un capitalismo spurio.
Quindi al giorno d'oggi più che quali sono le differenze fra socialismo e comunismo dovremmo chiederci quali sono le differenze fra chi è capitalista e chi non lo è.
 
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SocialEma
view post Posted on 16/3/2008, 22:39




un partito non può non essere capitalista visto che deve agire all'interno di un sistema liberale e capitalista...io comunque non mi ritengo capitalista poiche questa società sta portando alla distruzione completa...a parte che le grandi multinazionali aprono filiali nei paesi poveri e fanno lavorare bambini per 16 ore al giorno in condizioni igienico-sanitarie terribili senza cibo per un dollaro al giorno per massimizzare i profitti...e comunque utilizzano lavoratori senza sindacato e violano i diritti umani...stanno disboscando il mondo e inquinando l'ambiente tanto che ogni anno solo in italia muoiono 39000 persone per l'inquinamento e molte altre per i tumori causati dal buco nell'ozono...senza considerare che stiamo avvelenando i mari....continuiamo a estrarre risorse che si stanno esaurendo e produciamo rifiuti che non sappiamo piu dove mettere...la crescita non durerà in eterno...le risorse finiranno...il pianetà colasserà...solo che bisogna guardare la realtà...tutto quello che possiamo fare è mettercela tutta per ridurre le terribili conseguenze del capitalismo e combatterle in ogni modo..ma non possiamo fare altro che migiorarlo...riformarlo...
 
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Chaos Phoenix
view post Posted on 18/3/2008, 23:17




CITAZIONE (SocialEma @ 16/3/2008, 22:39)
un partito non può non essere capitalista visto che deve agire all'interno di un sistema liberale e capitalista...io comunque non mi ritengo capitalista poiche questa società sta portando alla distruzione completa...a parte che le grandi multinazionali aprono filiali nei paesi poveri e fanno lavorare bambini per 16 ore al giorno in condizioni igienico-sanitarie terribili senza cibo per un dollaro al giorno per massimizzare i profitti...e comunque utilizzano lavoratori senza sindacato e violano i diritti umani...stanno disboscando il mondo e inquinando l'ambiente tanto che ogni anno solo in italia muoiono 39000 persone per l'inquinamento e molte altre per i tumori causati dal buco nell'ozono...senza considerare che stiamo avvelenando i mari....continuiamo a estrarre risorse che si stanno esaurendo e produciamo rifiuti che non sappiamo piu dove mettere...la crescita non durerà in eterno...le risorse finiranno...il pianetà colasserà...solo che bisogna guardare la realtà...tutto quello che possiamo fare è mettercela tutta per ridurre le terribili conseguenze del capitalismo e combatterle in ogni modo..ma non possiamo fare altro che migiorarlo...riformarlo...

Mi sembra un discorso sullo stile "vorrei ma non posso",mentre il non posso è tutto da dimostrare.
Inoltre non essere capitalisti non significa porre fine al sistema capitalistico,significa porsi come fine il superamento dello stesso,in quanto si ritiene che esso non sia il miglior sistema possibile.
Dire"sono capitalista perché non è possibile fare altrimenti"non è un'argomentazione molto solida.
 
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SocialEma
view post Posted on 2/4/2008, 16:31




non sono d'accordo...il non posso è provato dalla storia e dai fatti...l'unico modo è la dittatura e la violazione delle libertò e dei diritti che per un liberale e liberista come me sono inalienabili per cui il non posso è piu un non voglio perche scelgo il male minore...bisogna guardare alla realtà effettiva della cosa...non solo all'ideale...per lo stesso motivo non esiste la democrazia diretta...o la nazione che non inquina...
 
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11 replies since 13/3/2008, 16:34   2334 views
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