| Commentando alcune affermazioni di mons. Giuseppe Betori, segretario della Conferenza Episcopale Italiana, che parla di 'mentalita' abortista senza confini', don Andrea Gallo, il fondatore della Comunita' di San Benedetto risponde affermando che 'la Chiesa e' responsabile della non educazione sessuale'. 'Buttiamo via pregiudizi ed ipocrisie e chiediamoci, chi l'ha creato questo clima?'.
'Sembra che al di fuori dell'etica cattolica non possa esistere alcuna etica, questo non puo' reggere' dice ancora il prete dei deboli. Il suo invito e' invece ad 'approfondire meglio quello che e' la solidarieta' , l' ascolto e l'arte del dialogo'.
'Nessuno puo' impedire alla Chiesa di affermare i suoi principi ma non per questo la Chiesa deve agire come un carro armato'. 'Io cerco sempre di proporre la nostra morale, quella della Chiesa, ma sempre nel rispetto di tutti. Come prete cattolico ascolto'.
'E poi vorrei ricordare che nella nostra Santa Madre Chiesa, che io amo perche' e' la mia casa, e non me ne andro' finche' non mi cacceranno, il principio della liberta' personale e' una cosa certa. Chi dice il contrario e' eretico. Lo dissi anche a Ferrara, tempo fa, durante una trasmissione televisiva'.
Rispetto all'interruzione di gravidanza, Don Gallo si rifiuta di parlare di aborto, perche', afferma, a questa parola sono stati dati connotati troppo dispregiativi: 'l'ultimo documento della congregazione della famiglia parla addirittura di omicidio e di assassinio, partendo dal principio, ancora scientificamente non assodato, che si e' persona dal momento del concepimento'.
'Ecco perche' da anni, con il mio direttore spirituale di cui non posso fare il nome, io parlo di 'maternita' indesiderate''.
'Sono 40 anni che sono per strada, prima della 194 e dopo. Conosco molto bene il problema e dico che bisogna tener conto della realta' in cui viviamo. Certo c'e' il materialismo, l'edonismo umano.. ma stiamo attenti perche' ci sono anche tante tragedie'.
'A monsignor Giuseppe Betori bisogna ricordare che in qualunque unione l'essenza e' l'amore e i ministri sono gli sposi' conclude Don Gallo.
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