Staminali embrionali curano Parkinson nei topi

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L'Avvocato del Diavolo
view post Posted on 25/3/2008, 11:15




http://www.repubblica.it/2008/03/sezioni/s...inson-cura.html

L'annuncio sulla rivista americana Nature Medicine. Il risultato ottenuto
dallo staff di Studer del Kettering Cancer Center di New York
Il Parkinson curato nei topi grazie
a neuroni derivati da staminali

Poretti (radicali): "Da oggi più vicini a una potenziale cura del morbo"



NEW YORK - Dai topi una speranza per contrastare il morbo di Parkinson. Nonostante il veto della Chiesa cattolica. L'equipe di Lorenz Studer del Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York ha curato con successo topolini malati di Parkinson con un trapianto di neuroni creati per la prima volta con cellule staminali embrionali su misura ricavate da embrioni geneticamente identici al 'paziente-topo' e ottenuti con la clonazione terapeutica. Si tratta di uno degli utilizzi delle cellule staminali vietati in Italia e messo al bando dal Vaticano.

L'esperimento è raccontato sulla rivista Nature Medicine. Gli esperti hanno usato il metodo della clonazione con cui nacque la pecora Dolly (trasferimento nucleare da cellule somatiche) per produrre cellule staminali embrionali su misura dei topi malati di Parkinson. Trasformate in neuroni e trapiantate nel loro cervello, queste staminali migliorano il quadro della malattia, oggi incurabile, senza problemi di rigetto essendo perfettamente identiche ai neuroni dei topolini.

Il metodo Dolly consiste nel prendere cellule di pelle dalla coda del topo, isolarne il Dna (il nucleo), introdurlo in cellule-uovo precedentemente enucleate. Poi l'uovo viene avviato alle prime fasi di sviluppo embrionale, e giunto allo stadio di 'blastocisti' da esso vengono estratte le staminali embrionali.

Possibilità di sperimentare la stessa metodologia sugli uomini? Al momento nessuna vista che finora non è stata dimostrata la possibilità di ottenere staminali embrionali umane con il metodo del trasferimento nucleare. Senza contare poi i problemi di ordine etico: ottenere le staminali in questo modo significherebbe comunque creare embrioni umani ad hoc da 'sacrificare' a fini terapeutici.

Entusiasti i Radicali, da sempre in prima fila sull'utilizzo delle cellule staminali per scopi medici priomo tra tutti quello della curta delle malatie neuro-degenerative come Parkinson e Alzheimer a oggi incurabili. "Da oggi siamo più vicini ad una
potenziale cura del morbo di Parkinson grazie alla ricerca con le cellule staminali embrionali" commenta entusiasta Donatella Poretti, eletta nella scorsa legislatura con la Rosa nel pugno e una dei nove radicali candidati nelle liste del Pd. "Pur essendo ancora lontani dall'applicazione sull'uomo di questa tecnica - aggiunge - lo studio Usa dimostra ancora una volta l'importanza di lasciare agli scienziati libertà di azione".

Le staminali clonate sono state trasformate in 'neuroni dopaminergici', quelli che muoiono nel morbo di Parkinson; i nuovi neuroni sono stati trapiantati con successo nel cervello dei topolini. "I miglioramenti clinici ottenuti nei topi dopo il trapianto sono notevoli - ha raccontato Studer intervistato dall'Ansa - con una serie di test abbiamo visto che i nuovi neuroni risolvevano il deficit cerebrale del neurotrasmettitore dopamina e che a ciò corrispondeva un miglioramento sostanziale dei sintomi del morbo; i topolini riacquisivano capacità di movimento e coordinazione".

La clonazione terapeutica è un metodo da anni al centro dell'interesse di ricercatori in tutto il mondo: l'aspettativa è creare una riserva personale di cellule staminali, potenzialmente utili per guarire malattie oggi incurabili come le neurodegenerative, Parkinson e Alzheimer per esempio, in cui i neuroni cerebrali muoiono progressivamente. Con le staminali su misura un giorno addirittura si potrebbero creare in laboratorio organi da trapianto perfettamente immunocompatibili col paziente e quindi 'anti-rigetto'.

La Chiesa cattolica però continua ad opporsi alla clonazione per motivi terapeutici e alla conservazione e all'uso delle cellule staminali per motivi scientifici. Le polemiche raggiunsero il culmine quando Dolly nacque in laboratorio. Di recente è stata trovata una strada alternativa a quella degli embrioni: creare cellule staminali embrionali riprogrammando, cioè facendo tornare bambine, normalissime cellule adulte. E lo stesso papà di Dolly, Ian Wilmut, si è dichiarato a favore di quest'altra tecnica 'etica' per creare staminali embrionali.

(24 marzo 2008)
 
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