Manifesto ecosocialista del PS

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L'Avvocato del Diavolo
view post Posted on 8/4/2008, 22:09




Manifesto ecosocialista del PS
Una nuova cultura ambientalista e la sfida per un mondo a misura d’uomo passa attraverso il contrasto ai cambiamenti climatici: energia pulita, risparmio energetico ed efficienti sistemi di smaltimento dei rifiuti sono obiettivi da perseguire con determinazione. La tutela dell’ambiente costituisce l’aspetto fondamentale per uno sviluppo sostenibile. Noi socialisti ci impegniamo a favorire la nascita di un nuovo modello di sviluppo ecosostenibile basato su nuovi parametri che superino la concezione di crescita misurata esclusivamente sul prodotto interno lordo
Proposte
1 Clima - Proponiamo che il governo italiano sia all’avanguardia nel tentativo europeo di creare un accordo con Cina e India sull’impiego delle risorse e sulla trasposizione a livello planetario di modelli di sviluppo socialmente ed ecologicamente sostenibili, scongiurando la competizione mondiale sulle risorse finite del pianeta.
2 Energia - La prima fonte di energia è il risparmio. La politica energetica deve fondarsi su un’attenta gestione delle fonti, e del consumo. Per entrambi i versanti, occorre diffondere il solare fotovoltaico sul territorio, l’eolico, modelli di autoproduzione energetica (dai pannelli sul tetto al biogas nelle aziende agricole). IVA agevolata per acquisto materiali ecocompatibili. Obbligo di comuni ed enti locali di rendere pubblico il bilancio energetico delle strutture e classificazione dei più virtuosi.
3 Ricerca - dopo il referendum sul nucleare, ci si è adagiati sull’esistente, invece di spingere sulla ricerca. E’ un dato di fatto che le limitazioni attuali al solare e all’eolico, così come agli autoveicoli alimentati in maniera alternativa, sono dovute alle ridotte risorse nella loro promozione, e alla stasi nella ricerca, che deve ricevere ben maggiori fondi, e deve essere mirata agli obiettivi dello sviluppo sostenibile. Estensione della detrazione (55%) per studi di diagnosi energetiche.
4 Inquinamento – Puntare a una neutralità climatica. Occorre che ogni attività pubblica sia misurata dal punto di vista della “carbon footprint”, del dispendio di energia e della produzione di co2, con un albo delle aziende virtuose che includono nella loro attività meccanismi di protezione del clima.
5 Rifiuti - La gestione dell’immondizia richiede un’altissima responsabilizzazione delle comunità locali, che passa sia per la condivisione delle responsabilità generali (la reazione negativa alla dislocazione dei siti dei termovalorizzatori ha una parziale spiegazione nell’assenza di alcuna consultazione sulla dislocazione dei siti) sia nella promozione della raccolta differenziata in maniera da incentivare anche il riuso, abbandonando il sistema a “campane” per passare a quello “porta a porta”.
6 Urbanistica - Il paesaggio italiano, costituzionalmente tutelato, è stato in ampie zone semplicemente spazzato via. Proponiamo che si ritorni a discutere di una legge urbanistica nazionale. Partendo dalla riduzione degli oneri di urbanizzazione in proporzione alla riduzione dell’indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale. Vanno previste, inoltre, agevolazioni fiscali per edifici di nuova costruzione che vengono costruiti in classe energetica A (contributi, riduzione ICI…).
7 Trasporti – Riduzione del traffico automobilistico e del trasporto su gomma. Proponiamo una grande iniziativa per le metropolitane urbane e il trasporto pendolare, che miri a ridurre davvero i tempi medi di percorrenza dei lavoratori, liberando energie produttive.
8 Acqua - Le risorse idriche richiedono una nuova gestione integrata, fatta di nuovi modelli di consumo sostenibili e di conservazione delle scorte. Aiutare gli enti locali a intervenire sulla rete idrica troppo vecchia e che disperde acqua, prima ancora di costruire nuovi bacini. Incentivi per il recupero delle acque piovane per usi non potabili.
9 Coste - Le coste marine sono un elemento cruciale di qualità ambientale e urbanistica. Occorre fermarne l’erosione e invertire il meccanismo di sfruttamento che ha fatto sì che ampi tratti di costa siano stati distrutti. Piani per la depurazione dei fiumi e dei mari.
10 Riordino del territorio - Da Sarno in poi, non si è fatto molto per la “messa in sicurezza” del territorio. Ci vuole un modello “rooseveltiano”, interventi integrati tipo “Teennessee Valley”, ovvero protezione geologica, riforestazione in armonia con la biodiversità locale, messa in sicurezza e risanamento dei corsi d’acqua, loro rinaturalizzazione (smantellando i disastrosi argini in cemento anni 80). La prevenzione da frane e incendi dovrà consentire la riduzione degli interventi di protezione civile.
(martedì 8 aprile 2008)
 
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SocialEma
view post Posted on 10/4/2008, 19:00




completamente d'accordo su tutto...
 
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Chaos Phoenix
view post Posted on 11/4/2008, 14:44




Anch'io sono d'accordo,ma assomiglia molto di più al programma dei vecchi verdi che della vecchia rnp..
 
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2 replies since 8/4/2008, 22:09   143 views
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