LE MISTERIOSE CONTRADDIZIONI DELLA NOSTRA POLITICA

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Claudio Michelazzi
view post Posted on 15/2/2009, 22:09




Mi sia concesso riflettere su alcune delle misteriose contraddizioni che hanno mosso, in questi ultimi tempi, le azioni della politica che gestisce questa nostra martoriata Italia.
Contraddizioni talmente evidenti da risultare banali, e talmente banali da passare ,con leggerezza, inosservate sotto il naso di un’opinione pubblica forse nemmeno più tanto libera.
Prima contraddizione: Nel governo. S’è fatto un gran dire sul caso di Eluana Englaro. Sappiamo tutti che per bloccare la sentenza giudiziaria che prevedeva la sospensione del nutrimento alla sfortunata ragazza in coma neurovegetativo da ben 17 anni, il Berlusconi nazional-popolare voleva utilizzare, per l’ennesima volta, l’istituto del decreto legge, che prevede un potere di natura immediata all’esecutivo. Essendogli andata buca per l’opposizione, tutta in seno al diritto, del Presidente della Repubblica, il nostro caro cavaliere ha sfogato il suo furore definendo se stesso ed i suoi scherani come paladini della libertà e della vita mentre “gli altri” ,ovvero coloro che non la pensano come lui, come statalisti e dalla parte della morte. Ora io chiedo: ma cosa sono tutti i decreti legge che imponi, caro presidente di un consiglio che non mi rappresenta, se non atti autoritari di natura statalista? Ma come si può parlare di libertà quando, attraverso un decreto legge, si proibisce ad un soggetto del diritto, sostenuto da una sentenza giudiziaria, di poter attuare scelte ponderate sulla propria vita?
Ma come si può essere dalla parte della vita portando avanti politiche di odio razziale, di paura e di volontà di strutturazione militare ed autoritaria della società attraverso, ad esempio, ronde di varia natura? (interessante sarebbe sapere con che titolo un individuo può entrare a far parte di una squadraccia di queste e magari anche attraverso quali fumose tipologie di test di intelligenza una persona può essere ammessa in cotali ronde…).
Sorvoliamo poi sulle definizioni di natura antistorica relative alla carta costituzionale che vanno a sommarsi a tutte le altre amenità di altissimo valore uscite fino ad oggi dalla bocca del premier Berlusconi.
Seconda contraddizione: Nella chiesa.
Come sappiamo l’aborto è esecrato dalla santa romana poiché la vita è dono di Dio fin dal concepimento. Ma anche la morte di un individuo è inscritta nei misteriosi disegni di Dio, anche la morte è un dono del creatore. Allora mi chiedo: perché l’aborto assolutamente no mentre l’accanimento terapeutico sì? Perché a tutti i costi tenere in vita , grazie alla scienza, un soggetto che, senza la tanto odiata scienza, sarebbe naturalmente morto come nei disegni del divino? Tutela della vita che è volontà di Dio? Ma anche la morte è volontà di Dio e sappiamo tutti che la vita non è eterna anche senza scomodare le alte sfere.
Terza contraddizione. Nel parlamento.
E’ da poco stata approvata la legge sullo sbarramento al 4% per le prossime elezioni europee. Questa legge è passata al parlamento grazie ad un’intesa tra le fila di quello che, cosa ormai evidente, sembra essere sempre più un partito unico, con posizioni di centro-destra e posizioni di centro-sinistra. Io mi chiedo: com’è possibile che in un Paese che storicamente è stato frammentato fino a ieri ( l’unità d’Italia è storia molto recente) e quindi forte di svariate diversità nell’unità, si voglia imporre un sistema cosiddetto “bipolare” apparentemente fatto solo di due schieramenti che si avvicina a modelli politici anglosassoni con ben altra storia? Quali scopi ci sono in realtà dietro a questi giochi politici? E’ questa vera democrazia o piuttosto è vera democrazia il dare spazio a tutti i pensieri e a tutte le ipotesi possibili ricercando una dialettica delle idee e delle opinioni?
Queste alcune delle banali e misteriose contraddizioni di un Paese sempre più sull’orlo di una crisi di sistema a cui, al momento, nessuno sembra riuscire a dare risposte concrete o solide giustificazioni.
Unica speranza è che i cittadini, al momento del prossimo voto, finalmente valutino bene la spada di Damocle sempre più traballante sopra le loro teste e diano consensi ben più ragionati e meditati.
Altrimenti, credo, saranno in molti a doversi rifugiare altrove, magari per non soggiornare a Ponza o Ventotene
o magari per non finire balneati nel bel mezzo del Mediterraneo.


CLAUDIO MICHELAZZI - PARTITO SOCIALISTA
 
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